sabato 30 aprile 2016

Ultimi giorni d'aprile

Le settimane volano via come il vento. Dopo la pioggia di sabato scorso le giornate si sono rinfrescate parecchio. Avevo pronte le piantine di pomodoro da trapiantare ma ho preferito aspettare lasciandole ancora al riparo nella serretta per qualche giorno. Quando la apro per annaffiare e controllare sento un buon profumo di terra. 

Mercoledì ho dato una mano a mia zia, la chiamo zia anche se non c'è nessun grado di parentela, ha ottantasei anni, è stata la mia madrina ed è vicina di casa di mia madre da quasi sessant'anni. Mi ha consigliato di abituare le piantine in serra poco per volta per evitare che soffrano per lo sbalzo di temperatura (che sciocca che sono, non ci avevo pensato!) ha fatto la contadina per una vita, l'esperienza non le manca! Ogni volta mi regala un sacchetto con le uova delle sue galline e visto che l'orto si è riempito di numerose tenere piantine di papavero le ho raccolte ed utilizzate per preparare una saporita frittata. Si utilizzano le rosette basali del papavero dei campi quando ancora naturalmente non c'è segno dei fiori.



Giornate di tempo variabile, appena esce il sole mi sembra tutto bellissimo, in macchina guardo i bordi delle strade con l'erba alta e le macchie rosse dei papaveri, tutto mi sembra nuovo e meraviglioso, il verde dopo la pioggia è brillante, le chiome di alberi e cespugli si sono riempite. Tanto verde che cura le brutture del mondo, nascondendo l'imbecillità di chi ancora non si è arreso alla raccolta differenziata e lancia dall'auto sacchi e sacchetti che a volte rimangono appesi ai rami come frutti mostruosi.




Nelle giornate senza vento e quando naturalmente ho tempo prendo un po' di sole, fa bene alle ossa e all'umore, mi metto sulla sdraio vicino all'orto, pantaloncini e maglietta, la mia tazza di caffè di cicoria, un buon libro e la meravigliosa prospettiva di avere tre quarti d'ora solo per me. Se mi capita di appisolarmi però ho scoperto di diventare parte del giardino, apro gli occhi e mi accorgo che il merlo sta becchettando vicino a me, le vespe mi ronzano intorno, farfalle che svolazzano... e Smilla con il muso infilato nella tazza del mio caffè!


In giardino ho scoperto una nuova fioritura, abbastanza singolare almeno per me e imprevista visto che queste piante sono arrivate, non so come, ma da sole. Dovrebbe essere l'Arum, dall'anno scorso hanno cominciato a comparire in giardino le belle foglie, da un paio di giorni, anche un particolarissimo fiore.



Arum, fiore

Sono fiorite anche le prime rose, belle, dai petali carnosi e profumati, ne colgo una alla volta da portare in casa, mi spiace toglierle al giardino ma la tentazione è troppo forte e poi, ho cominciato ad essiccarne i petali da conservare per farne tè profumati, non conosco il nome di queste rose che sono qui da prima che arrivassi. 




Torno dal lavoro ed esco a raccogliere l'insalata. Consumarla così, appena raccolta è tutta un'altra cosa. Prima di rientrare passo una mano sulla salvia, una sul basilico, strappo qualche stelo di erba cipollina, mi accorgo che un paio di fragoline di bosco stanno già maturando...







Di nuovo freddo e il cielo che stasera non promette niente di buono... ho un po' di lavoro da fare nell'orto ma mi sa che domani non se ne farà nulla...


Buon 1° maggio, a presto

lolle

lunedì 18 aprile 2016

Nell'orto e nel giardino

Lo scorso mercoledì sono uscita in giardino il mattino presto, avevo orto e fiori da bagnare visto che la pioggia non si era fatta vedere e l'ho fatto prima che la giornata iniziasse con tutto quello che da fare si porta dietro. Ho cominciato a sentire i profumi del'orto, quello delle foglie della menta che come ogni anno sta invadendo il giardino, quello del rosmarino e della salvia, delle foglie della lavanda ancora prima che spuntino i fiori e delle foglie del ribes nero, del timo, dell'origano e del basilico. Profumi già intensi, una terapia per l'anima che dispone al risveglio con gioia.
I miei gatti cercano il contatto con la terra, si stendono sotto i rovi ancora spogli a catturare i raggi caldi del sole.

Ogni primavera è un nuovo inizio.

Le "fragole migranti" dello scorso anno, quelle cioè che dall'orto del vicino, si sono spostate al prato incolto al di là della nostra recinzione fino ad arrivare a noi, si sono ben ambientate e sono cariche di grappoli fioriti che via via si vanno trasformando in frutti. Ne avevo sistemate alcune in un grande vaso dove coltivo da qualche anno un'uva molto prolifica e alcune in un fazzoletto di terra nell'orto, pare che quella in vaso sia la posizione preferita.

Qualche anno fa avevo fatto costruire al nostro amico e falegname di fiducia una serra, o meglio uno scheletro in legno chiuso per tre lati, da addossare al muro della casa che guarda a sud. Questa struttura ha un coperchio sempre in legno che si può mettere e togliere con facilità, ed è coperta da fogli di plastica robusta su tutti i lati, ma trasparente, per assicurare la luce. E' ottima anche per le semine primaverili, qui infatti stanno crescendo piccole piantine di pomodoro, zucche, cetrioli e alcune varietà di fiori. E' una serra che arrivata l'estate si può smontare completamente, una soluzione perfetta per chi come noi dispone di poco spazio, è grazie a questa serra che riesco anno dopo anno a conservare piante che qui in pianura sarebbero annuali.

Con la primavera sono arrivate anche le lumache, personalmente se lo spazio è poco o nei vasi (di solito si nascondono sotto i bordi) trovo sia più semplice toglierle a mano, è facile trovarle il mattino presto quando ancora sono a spasso oppure dopo un'acquazzone. Intorno all'insalata nell'orto, ho sparso cenere di legna e gusci d'uovo sminuzzati. Generalmente il problema lumache si pone quando le piantine sono molto piccole, così quando trapianto copro ogni singola pianta con bottiglie di plastica a cui ho tagliato il fondo, le utilizzo come piccole serre, utili per evitare che le lumache si mangino le foglioline ancora tenere. Quando le piantine sono abbastanza forti e ben radicate tolgo la bottiglia.
Ho visto il giardiniere della mia vicina che irrorava di insetticida un vasetto di basilico, avvertendola poi di non consumarlo prima di una quindicina di giorni. Che senso abbia questo proprio non lo capisco... se avesse controllato il bordo del vaso avrebbe sicuramente trovato qualche lumaca ghiotta di foglie di basilico! Quando le piante crescono le lumache non fanno più danno e una foglia mangiata qua e là non è più un problema.... mah... 

In questi giorni aggiungo alle nostre insalate fresche dell'orto anche le tenere foglie di melissa appena spuntate. Anche la melissa, come la menta, ha invaso il nostro giardino, quella che cresce nell'orto la utilizziamo per le tisane e appunto per le insalate di primavera.

Alcune semine non sono andate a buon fine, ma si sa, seminare è un atto di fiducia ma anche una scommessa che non sempre si vince!

Ogni anno mi rammarico per il poco spazio da destinare all'orto e ogni autunno quando mi ritrovo a dover pulire mi sembra tutto immenso!
Sabato ho ripulito il giardino, seminato i fagiolini, falciato quel poco di prato che è rimasto... avvolta e inebriata dal profumo del mughetto che mi ha accompagnato tutto il pomeriggio. 

Oggi però mi godo il ritorno della vita all'aperto. Sul tavolo sotto la pergola ho già messo una bella tovaglia a quadri, ho distribuito piante e fiori un po' ovunque, lascio che il sole mi scaldi e ascolto il canto degli uccellini...una nuova stagione da vivere!


Fragole 

Sono campanule?? (Help me)

Mughetto ( Convallaria majalis)


Dallo scorso anno grazie alla serra, la Calendula
Lattuga da taglio, sementi orto biologico

Melissa officinalis

Menta piperita



Buona settimana

lolle