Riapro le porte del mio blog a primavera, mi affaccio piano come quando curiosa cerco i segni della nuova stagione tra le piante spoglie del mio giardino, ma la primavera quest'anno è arrivata presto e il giardino è già in fiore.
Immagini mai postate, racconti rimasti in sospeso.. eppure tante volte avrei voluto buttare giù due righe ma la stanchezza di questo periodo pesante si fa sentire, inoltre dormo poco e male e il mio corpo mi obbliga al riposo. E oggi mi sono alzata a notte fonda per accompagnare Ary all'aeroporto, torna in Inghilterra dopo le brevi vacanze pasquali. Non ce l'ho fatta a tornare a dormire e mi sono messa a letto a leggere e a pensare. Mi sono resa conto di cominciare, solo ora che le mie figlie sono grandi, a capire veramente fino in fondo cosa significhi essere genitori, si è genitori per sempre e quell'ansia di proteggerli che ci accompagna dal primo istante in cui posiamo gli occhi su di loro, non ci abbandonerà mai.
Quando le mie figlie erano piccolissime ricordo che, mentre dormivano, controllavo spesso il loro respiro, a volte, nei miei deliri di onnipotenza mi convincevo che sarebbe bastata la mia presenza ad allontanare da loro ogni pericolo ma intanto immaginavo tutte le tragedie più orribili che la mia fantasia e gli innumerevoli gialli letti mi suggerivano... ovviamente col tempo e dopo i primi incidenti domestici (grazie al cielo non fatali come la mia fantasia immaginava!) ho capito che non avevo nessun super potere e mi sono messa (un pochino...) l'anima in pace. E siccome erano bambine abbastanza vivaci mi sono dovuta vaccinare agli spaventi. Ora che vanno incontro alla vita ed affrontano il mondo però, un po' di quella apprensione lontana ritorna...
Credo però che la mia insonnia non dipenda da questo, non so bene da cosa ma probabilmente è solo stanchezza.
Comunque il pomeriggio di Pasqua, durante la pausa dalla tradizionale riunione di famiglia a casa di mia mamma, (ho sicuramente già raccontato che mia madre cucina per un reggimento) ho coperto con un lenzuolo a roselline gialle il dondolo in giardino ricavandone un'alcova che ho riempito con cuscini, questo per far godere a mia figlia Ale, convalescente dopo una brutta influenza, un po' del tepore del sole. Ci siamo messe a chiacchierare o almeno quello è il mio ultimo ricordo, perché quando ho riaperto gli occhi il tempo era mutato, avevo un cuscino incollato alla guancia e il collo dolorante... il corpo recupera come può il sonno perso!
Stare in giardino mi mette sempre molta serenità e a quanto pare mi concilia il sonno, ora che le giornate sono più lunghe prevedo di passarci un po' più di tempo, non può farmi che bene!
Il mio giardino di fine marzo è coperto di viole, quelle rustiche che crescono spontanee e hanno colonizzato buon parte dello spazio disponibile hanno un delicato color azzurro ceruleo oppure un viola più o meno carico, alcune sono bianche e non ricordo nemmeno d'averle piantate. Mi piacciono perché danno quell'idea di naturale che amo molto, sono aggraziate e delicate ma solo d'aspetto, infatti sono resistenti e in grado di allargarsi in breve tempo a macchia d'olio, inoltre prosperano anche sotto alberi e siepi dove notoriamente cresce ben poco.
Poi è fiorita la Dicentra o cuor di Maria, temevo non sopravvivesse all'inverno ma l'inverno quest'anno non si è visto, i suoi fiori sono piccoli cuori di un rosa appena acceso e attorno a loro giacinti, primule e violette incorniciati dall'edera, mentre dal terreno fanno già capolino i verdi e teneri steli del mughetto. Hosta e ortensie mostrano già il variegato fogliame... ho imparato ad apprezzare questo giardino in ombra e sento di non averne alcun merito, pare infatti che le piante si dispongano da sole con quella grazia che solo la natura sa creare.
Ho già seminato alcuni degli ortaggi estivi, poca cosa, lo spazio è davvero poco ma non voglio rinunciare a portare in tavola le verdure fresche dell'estate, tenere file d'insalata crescono nell'orticello, e ribes, more, fragole e lamponi si stanno risvegliando.
Ho seminato anche diverse varietà di fiori utilizzando i semi raccolti lo scorso anno.
Anche la vite è piena di gemme gonfie...nonostante l'abbia potata io, alla cieca e senza nessuna nozione, e se non ho combinato troppi danni spero in un po' d'ombra e in qualche bel grappolo d'uva per la schiacciata.
Infine, mentre facevo la spesa al supermercato mi sono lasciata sedurre da un fico (!) precisamente il Fico Dottato, avevo letto da qualche parte che si può coltivare in vaso (a patto che sia molto capiente) e visto che il prezzo mi è sembrato conveniente ho deciso di tentare l'esperimento. Ho sistemato il vaso contro la parete a sud, riparato dalle correnti e ben soleggiato e già ha messo parecchie foglie e qualche frutticino...staremo a vedere!
Non ho scattato molte fotografie ma qualche immagine da postare c'è... e domani, piano piano torno a farvi visita...
Un saluto, a presto
lolle