C'è chi, al calduccio, ha deciso di fiorire! |
La scorsa settimana ho dato una leggera vangata all'orto, mi sono finalmente liberata dei chayote, non prima però di aver raccolto tutti i frutti. Togliere le radici è stata una bella impresa, tant'è che tira e molla son finita gambe all'aria. Oggi abbiamo (mio marito) terminato (finalmente!) di tagliare la (lunghissima) siepe, visto che l'unico giorno disponibile è il sabato pomeriggio, l'abbiamo tirata per le lunghe. Ora gli scarti della potatura sono ammucchiati in giardino e sono una bella montagna di ramaglie che però non siamo riusciti a portare all'isola ecologica perché oltre al fatto che ormai era quasi buio, si è scatenato un violento temporale con tuoni, fulmini e grandine. Risultato, sembra che nel nostro giardino sia passato un uragano e meno male che è la parte di verde dietro la casa, che rimane un po' defilata, la parte davanti è più o meno perfetta, anche se con il temporale di oggi molte delle foglie scarlatte dell'acero saranno volate nel cortile... non oso immaginare come la prenderà la mia vicina. Dovrei alzarmi almeno alle 4 del mattino e farle sparire prima delle prime luci dell'alba, ma è domenica e dopo una settimana di levatacce una dormitina la farei volentieri... correrò il rischio...
Mai come quest'anno attendo con trepidazione l'arrivo del Natale che mi riporterà a casa la mia Ary, a Londra ormai da tre mesi. All'inizio mi sembrava già molto bello poterle parlare e vederla in Skype, ma adesso non mi basta più, ho voglia di riabbracciarla, di stringerla forte forte, è una mancanza fisica, la sento nello stomaco, è la prima volta che una delle miei figlie manca da casa per così tanto tempo! E in un mondo che sembra soccombere all'odio e alla violenza, la nostalgia si fa sentire ancora più forte..
p.s. Domenica mattina ore 7.45
Diligente, sono uscita in cortile a raccogliere le foglie. Non erano nemmeno così tante... per la tranquillità di tutti!
Buona domenica!
lolle