In questi giorni non ho una gran voglia di fare, mi limito alle solite cose che comunque sono sempre tante. Vorrei ricominciare a mettere il naso in giardino, ho già dato un'occhiata veloce e di cose da sistemare ce ne sono parecchie, ma i lavori per l'allacciamento alla fognatura coinvolgono proprio il mio giardino davanti casa; è piccolo e ne sarà stravolto, temo per l'acero che ha raggiunto una buona altezza ed è così aggraziato, ma si trova sulla traiettoria dello scavo e non so cosa si potrà fare, non so nemmeno quando inizieranno i lavori quindi ogni progetto è sospeso, mi dispiacerebbe piantare nuovi fiori per poi vedermeli distruggere! Almeno l'orto si salva da questa intrusione e qualche giorno fa dopo aver dato un'occhiata alla scatola dei semi, ho deciso di fare un piccolo ordine: sono arrivati proprio oggi, dieci buste colorate che si trasformeranno in tante piante dai frutti prelibati!
Nonostante faccia ancora freddo, si notano già dei piccoli cambiamenti e se osservate da vicino molte piante mostrano i primi segni di risveglio. Mi sono accorta proprio stamattina che è così anche per i miei gerani, avevo provveduto a potarli un paio di settimane fa dopo aver letto che questa operazione va fatta quando i gerani sono ancora a riposo e ne avevo approfittato per sostituire anche il terriccio. Chi conserva i gerani degli anni precedenti sa che i rametti induriti e secchi di questa pianta a riposo non sono per niente attraenti, finalmente però da quei rami stanno spuntando minuscole foglioline verde chiaro che donano loro un aspetto più dolce. E' troppo presto però per metterli all'aperto.
Tra le novità del mio orto quest'anno ci sono anche questi frutti curiosi che mi sono stati regalati da uno zio, cercando qua e là ho scoperto che il loro nome dovrebbe essere "chayote spinoso": mi è stato detto che il loro sapore è a metà tra quello della zucchina e della patata e che vantano una produzione generosa, sono davvero curiosa! Hanno già cominciato a germogliare, per ora devo conservarli senza annaffiare e trapiantarli nell'orto verso la fine di aprile.
In cucina invece ho provato a preparare la bevanda di soia, con 300 g di fagioli di soia si ottengono circa un litro e mezzo/due di bevanda, io non ne faccio un uso abituale ma è un procedimento semplice e val la pena provare anche solo per un discorso economico.
300 grammi di fagioli di soia gialla bio
acqua
sale
1 alga Kombu
I fagioli di soia vanno messi in ammollo per 24 ore con un cambio dell'acqua dopo 12 ore.
Trascorso questo tempo si sciacquano e si mettono in una casseruola con tre litri di acqua e l'alga Kombu, si portano ad ebollizione e si lasciano cuocere per 20 minuti. A questo punto si spegne la fiamma, si frullano i fagioli e volendo anche l'alga, infine si filtra il tutto con un colino a maglie fitte. Si aggiunge un pizzico di sale. Si può aromatizzare e dolcificare a piacere con cacao, con vaniglia oppure carruba in polvere o ancora malto di riso o d'orzo.
Conservare in frigo e consumare entro pochi giorni.
A presto
Tra le novità del mio orto quest'anno ci sono anche questi frutti curiosi che mi sono stati regalati da uno zio, cercando qua e là ho scoperto che il loro nome dovrebbe essere "chayote spinoso": mi è stato detto che il loro sapore è a metà tra quello della zucchina e della patata e che vantano una produzione generosa, sono davvero curiosa! Hanno già cominciato a germogliare, per ora devo conservarli senza annaffiare e trapiantarli nell'orto verso la fine di aprile.
In cucina invece ho provato a preparare la bevanda di soia, con 300 g di fagioli di soia si ottengono circa un litro e mezzo/due di bevanda, io non ne faccio un uso abituale ma è un procedimento semplice e val la pena provare anche solo per un discorso economico.
Il "latte" di soia
acqua
sale
1 alga Kombu
I fagioli di soia vanno messi in ammollo per 24 ore con un cambio dell'acqua dopo 12 ore.
Trascorso questo tempo si sciacquano e si mettono in una casseruola con tre litri di acqua e l'alga Kombu, si portano ad ebollizione e si lasciano cuocere per 20 minuti. A questo punto si spegne la fiamma, si frullano i fagioli e volendo anche l'alga, infine si filtra il tutto con un colino a maglie fitte. Si aggiunge un pizzico di sale. Si può aromatizzare e dolcificare a piacere con cacao, con vaniglia oppure carruba in polvere o ancora malto di riso o d'orzo.
Conservare in frigo e consumare entro pochi giorni.
A presto