mercoledì 16 dicembre 2015

Dicembre


E' un periodo questo, in cui ho fatto poco di quello che mi piace, un periodo in cui la parola d'ordine è: devo, devo devo... d'altra parte è stato tutto un anno un po' sottotono, niente di eclatante. Un anno di transizione vissuto giorno per giorno, con quella paura di guardare troppo avanti che caratterizza questi ultimi anni. Va bene così, non si dice forse "niente nuove buone nuove"? 
Ma ora è in arrivo un nuovo anno, da riempire con sogni e progetti.
In particolare ho voglia di feste, in anticipo rispetto agli ultimi anni ho già addobbato casa e tutte le sere le luci dell'albero in salotto e quelle sulla siepe di gelsomino sono accese. Il presepe è già allestito, manca solo Gesù bambino e quest'anno ho messo proprio tutte le statuine, anche quelle più scalcagnate, e le pecorelle più vecchie, le casettine in cartone e quelle più belle fatte al traforo dal nonno, è un presepe vario dove non si guarda al bello o al brutto, al nuovo o al vecchio...
Peccato che per quanto abbia provato non sono riuscita a fare fotografie decenti di questo presepe che mi piace tanto!

Nelle ultime settimane il tempo non è stato proprio clemente, niente pioggia che io non amo molto, ma tanta tanta nebbia. A volte per giorni non si è visto un raggio di sole, cielo e terra dello stesso grigio. Confesso che questo tempo a volte mi affascina, ci si sente in un' altra dimensione, tutto è ovattato, distante. Peccato sia un po' meno affascinante ogni qualvolta ci si sposta in auto...
Il mattino presto, se la nebbia non è troppo forte, appena rischiara si intravedono gli scheletri degli alberi ormai spogli stagliarsi verso il cielo, mi piace osservarne la forma perfetta, d'estate non si può, sono nascosti dal fogliame, ora si mostrano e sono così belli, sembrano dipinti con la china. E poi ci sono le foglie cristallizzate dai primi geli...










Quasi a smentire quello che ho appena raccontato, questo pomeriggio il sole era luminoso e tiepido, ora però il sole è sceso e l'aria comincia ad essere frizzante, le giornate sono corte corte! L'inverno prende piano piano il posto dell'autunno ed io spero sia un inverno vero, con quelle belle giornate freddissime ma limpide, con le montagne innevate, insomma, un inverno che ci faccia desiderare l'arrivo della primavera! 

Credo sarà difficile che riesca a scrivere qualcosa prima del Natale, così vi lascio con qualche immagine di casa e soprattutto con tanti tantissimi auguri di un sereno Natale...

... farò il possibile per passare dai vostri blog per un saluto, intanto...

Buon Natale












a presto

lolle

domenica 22 novembre 2015

Giardino: pulizie di fine d'autunno

Credo che da oggi la stagione dell'orto e del giardino, almeno per me, sia definitivamente chiusa. Da oltre un mese le piante da appartamento sono tornate in casa, ne ho sistemate un po' dappertutto, in base alle diverse esigenze e soprattutto alle dimensioni. Fatto sta che, come ogni anno, si ha l'impressione che il giardino abbia invaso la casa. 

C'è chi, al calduccio, ha deciso di fiorire!

La scorsa settimana ho dato una leggera vangata all'orto, mi sono finalmente liberata dei chayote, non prima però di aver raccolto tutti i frutti. Togliere le radici è stata una bella impresa, tant'è che tira e molla son finita gambe all'aria. Oggi abbiamo (mio marito) terminato (finalmente!) di tagliare la (lunghissima) siepe, visto che l'unico giorno disponibile è il sabato pomeriggio, l'abbiamo tirata per le lunghe. Ora gli scarti della potatura sono ammucchiati in giardino e sono una bella montagna di ramaglie che però non siamo riusciti a portare all'isola ecologica perché oltre al fatto che ormai era quasi buio, si è scatenato un violento temporale con tuoni, fulmini e grandine. Risultato, sembra che nel nostro giardino sia passato un uragano e meno male che è la parte di verde dietro la casa, che rimane un po' defilata, la parte davanti è più o meno perfetta, anche se con il temporale di oggi molte delle foglie scarlatte dell'acero saranno volate nel cortile... non oso immaginare come la prenderà la mia vicina. Dovrei alzarmi almeno alle 4 del mattino e farle sparire prima delle prime luci dell'alba, ma è domenica e dopo una settimana di levatacce una dormitina la farei volentieri... correrò il rischio...


C'è un mistero che non sono ancora riuscita a risolvere: come mai quando devo seminare o trapiantare il giardino è troppo piccolo e quando a fine stagione si deve ripulire lo spazio da sistemare magicamente si moltiplica??



Quest'anno qualche pianta l'ho regalata, soprattutto quelle grasse e con le spine, troppo poco lo spazio, finivo sempre infilzata e con le dita piene di spine, così un po' alla volta mi sono disamorata e non mi è spiaciuto liberarmene. Adesso solo grasse senza spine, e che le poche rimaste si comportino come si deve!


Mai come quest'anno attendo con trepidazione l'arrivo del Natale che mi riporterà a casa la mia Ary, a Londra ormai da tre mesi. All'inizio mi sembrava già molto bello poterle parlare e vederla in Skype, ma adesso non mi basta più, ho voglia di riabbracciarla, di stringerla forte forte, è una mancanza fisica, la sento nello stomaco, è la prima volta che una delle miei figlie manca da casa per così tanto tempo! E in un mondo che sembra soccombere all'odio e alla violenza, la nostalgia si fa sentire ancora più forte..


p.s. Domenica mattina ore 7.45
Diligente, sono uscita in cortile a raccogliere le foglie. Non erano nemmeno così tante... per la tranquillità di tutti!

Buona domenica!

lolle

sabato 7 novembre 2015

Luce e magie di un piccolo orto!

Quella appena passata è stata una settimana di luce. A dispetto del calendario, il sole è caldo e le giornate sono meravigliosamente luminose di quella particolare luce dorata che è propria dell'autunno. Un paio di volte ho pranzato all'aperto, sprofondata in una vecchia sdraio, un piatto di verdure in grembo e sulle ginocchia un libro e il cappello di paglia come d'estate. Faccio scorta di luce. Quando torno, spesso la casa è vuota, in giardino sono sola ma non in solitudine, non so come spiegarlo, è che è talmente pieno di vita e di armonia che mi basta guardarmi intorno per stare bene. Ho visto sorridere la nostra Ary, dall'Inghilterra, quando le ho mostrato in diretta l'immagine del nostro giardino inondato di sole. 

E nel giardino che cambia colore, nell'angolo più nascosto dedicato all'orto, sotto i rovi, proprio dove una volta c'era un bell'alloro, ho fatto una bella scoperta: una nidiata di funghi chiodini! E' vero ciò che si dice dei funghi, crescono velocissimi, nel giro di pochi giorni infatti erano pronti per la raccolta... magia di un piccolo orto!!

Ma le sorprese non sono finite, ho raccolto anche le ultime fragoline, qualche alchechengi, ancora un sacco di chayote ed ho scoperto che vicino alla vite sta crescendo un piccolo fico sicuramente nato dai semi portati dagli uccellini... un albero arrivato dal cielo!

Vi porto nell'orto...

Prima fase: i chiodini si fanno strada tra la terra.




Belli vero??

Pronti per la padella!! Ben kg 2,950!
Un assaggio di fragole:


E una piccola pianta di fichi:



Non solo luce ma anche tanto lavoro, abbiamo iniziato con la siepe (uso il plurale, ma in realtà di quella se ne occupa mio marito!) che ha bisogno di una sistemata come si deve, il grosso del lavoro sarà anche quello di ripulire.. se mi guardo intorno c'è parecchio da fare e poco tempo libero. Ma non voglio farmi prendere dall'ansia, c'è bisogno anche e soprattutto di riposo.

Vi auguro una buona domenica.

A presto

lolle





sabato 24 ottobre 2015

Sechium edule o chayote


Torno volentieri a parlare  della novità del mio orto 2015, il chayote (Sechium edule).
Sechium edule è una cucurbitacea di cui esistono alcune varietà molto apprezzate nella cucina del centro e sud America. Alcune di esse, come quella presente nel mio orto, sono spinose ed è per questo che il chayote è noto anche come zucchetta spinosa o come zucca centenaria anche se  non ho ben capito se è per la quantità davvero generosa di frutti o per il fatto che nelle zone a clima mite è una perenne. 


Si riproduce tramite il frutto che verso primavera si risveglia ed emette getti, ma questo procedimento è per me ancora nuovo, infatti mi sono stati donati due frutti questa primavera quando i getti erano già ben evidenti, ho dovuto conservarli così fino ai primi di maggio, per poi interrarli quando le temperature si sono fatte più miti. 


Per i primi due mesi la crescita è stata contenuta così ho lasciato che i tralci si arrampicassero sui tutori dei pomodori. In piena estate però la crescita è diventata molto vigorosa tanto che tralci e foglie hanno letteralmente inghiottito tutto ciò che si trovava sulla loro strada. I fiori e poi frutticini sono comparsi a settembre quando ormai disperavo di poter ottenere un raccolto anche misero di chayote. Primi raccolti ad ottobre, anche se ancora non ho ben capito quando il frutto è maturo. Ora i due chayote interrati a maggio occupano uno spazio in lunghezza di circa dieci metri e i tralci sono carichi di numerosissimi frutti. Per darvi un'idea della crescita vi mostro un paio di immagini, è in mezzo a questo folto bosco che si nascondono i suoi frutti.


Questa è una parte di spazio occupata dal chayote, qui sotto c'erano pomodori e insalata!

Qui, grazie ad un supporto in rete da recinzione, ha formato una sorta di pergolato 
All'inizio l'accoglienza a tavola è stata tiepida, somiglia a molti ortaggi, ma non ha un sapore ben definito, inoltre la prima volta l'ho cucinato al vapore e condito soltanto con un po' d'olio quindi non è che io gli abbia dato una mano...
Fritto invece ha raccolto i consensi di tutti, cominciando a farsi apprezzare, ma non è che il fritto si possa fare tutti i giorni...
Così la scorsa settimana li ho cucinati in padella insieme a due delle mie verdure preferite, zucca e cipolle, ho aggiunta lo zenzero che pure amo molto e una manciata di uvetta, poi avevo una mela bella matura e così sono nati i:


Chayote ed altre verdure allo zenzero


Ingredienti:

Chayote

Zucca tipo Marina o Delica

Cipolle

 Mela (1)

Manciata di uvetta (1)

Zenzero fresco ( 2-3 pezzettini)

Olio evo ( un cucchiaio circa)

Acqua (q.b.)

"Togliere la buccia e la parte interna bianca e dura ai chayote, tagliateli a pezzetti, lo stesso con la zucca, sbucciate e tagliate a tocchetti, poi le cipolle a rondelle, mettete a mollo in acqua tiepida l'uvetta, sbucciate lo zenzero. Ungete la padella con un cucchiaio d'olio e scaldate appena, aggiungete le verdure, poi la mela sbucciata e tagliata a pezzetti, lo zenzero e infine l'uvetta. Cuocere a fuoco lento aggiungendo una tazzina d'acqua, non salate! Mescolate di tanto in tanto ed eventualmente aggiungete poca acqua. Infine, quando tutte le verdure sono morbide, spegnete il fuoco e lasciate riposare un poco. Se preferite potete togliere i pezzetti di zenzero prima di servire."

Il sapore è più sul dolce che sul salato, per me è un gustoso piatto unico, ma in tutta onestà devo anche avvisarvi che le mie figlie dicono che ho dei gusti un po' particolari... A casa mia queste verdure allo zenzero sono piaciute,  anche se la versione fritta del chayote continua ad essere la preferita.

Non so se è stato così anche da voi, ma qui abbiamo avuto una splendida settimana di sole, con temperature dalla tarda mattinata fino il pomeriggio veramente gradevoli, e pensare che lunedì mattina ci siamo svegliati avvolti dalla nebbia! Stanotte cambio dell'ora e quindi si dorme un'ora in più... approfittatene!! 

Buona domenica

lolle




lunedì 19 ottobre 2015

Una tranquilla domenica d'autunno

Ho passato una domenica tranquilla, avevo davvero bisogno di recuperare un po' le forze dopo la pesante settimana appena trascorsa. Ho fatto una breve passeggiata, poi mi sono messa a leggere fra una montagna di cuscini nella tranquillità della mia camera da letto. Le ragazze stavano studiando, mio marito sul divano a guardare qualche partita e io finalmente ho chiuso il mondo fuori. Una volta ogni tanto ci vuole. 

Dunque oggi non vi accompagno in giardino e nemmeno nell'orto, visto che stiamo parlando di lettura vi propongo due libri. Il primo sicuramente lo conoscete, è "Buon gardening" di Simonetta Chiarugi la blogger di "Aboutgarden". E' un libro-manuale ricco di illustrazioni e di belle fotografie, una guida per gli appassionati del giardino ma anche del fai da te, di stagione in stagione ci svela trucchi e consigli per prenderci cura delle nostre piante, ma anche come utilizzarle in cucina o per la decorazione della casa. Ci sono un sacco di idee di facile realizzazione, basta lasciasi ispirare dalle creazioni di Simonetta, è un libro da tenere a portata di mano.

Il secondo mi è stato suggerito da Marina di "Verderame" questa primavera. Non l'ho acquistato subito, ma dopo averlo preso in prestito in biblioteca ed averlo letto, me ne sono innamorata ed ora fa parte della mia collezione di libri. "Il tempo è un albero che cresce" di Luisa Pulcher è un diario, il racconto di dodici mesi di vita in giardino, di successi, sconfitte, tanto lavoro, tante sorprese, raccontati con ironia, simpatia e poesia. Ti fa venir voglia di mollare tutto e correre in giardino. Da leggere e rileggere.


Anch'io mi sono lasciata ispirare dalle "letture verdi" e forbici in mano ho raccolto un po' di edera in giardino, qualche bacca di rosa a casa di mia madre (ne ha di bellissime) per portare un po' di bosco in casa.





E adesso si ricomincia... buona settimana!

lolle

lunedì 12 ottobre 2015

Giorni d'autunno

Ci sono giornate in cui tutto va storto, dal primo momento in cui metti i piedi per terra al momento in cui appoggi la testa sul cuscino, e quando succede si deve solo cercare di arrivare a sera. Sabato è stata una di quelle giornate. Poi ci sono giorni in cui tutto sembra meraviglioso e lo capisci appena ti alzi. Anche il tempo collabora, il sole sembra più splendente e il cielo più limpido. Il giorno in cui ho scattato queste immagini era una di queste giornate felici. Una passeggiata tra i campi, Smilla a farmi compagnia ed intorno i primi segni d'autunno. 




Quando vado in paese in bici, scelgo di fare un breve tratto di strada chiuso al traffico percorrendo la via un po' più lunga ma decisamente più tranquilla, è una deviazione che faccio volentieri anche perché questa strada ha da un lato un bel filare di alberi che d'estate fanno una discreta ombra. Ci sono anche alcuni giovani esemplari di platano che qui, in dialetto chiamano al femminile "platane". Da qualche giorno hanno cominciato a cadere le foglie, anche quelle enormi e croccanti dei platani. Mi diverto come una bambina a farle scrocchiare passandoci sopra con le ruote! Adoro la danza delle foglie d'autunno con il vento. A casa non è possibile godere di questo piacere, regole non scritte ma severe prevedono che le foglie debbano essere raccolte appena toccano suolo e potendo sarebbe conveniente anticipare la loro caduta. Badate che scherzo, ma non troppo. La mia vicina ha la fissa delle foglie, quindi niente rose sfiorite che lasciano cadere i loro petali, niente foglie secche che volano per il cortile. Io cerco di essere diligente perché ha un sacco di pregi ed è sempre disponibile al bisogno e mi dispiace darle questo fastidio... Però quando penso al suo mondo perfetto immagino alberi dalla impeccabile forma sferica e foglie attaccate ai rami con la colla. Nel mio ci sono grosse e croccanti foglie di platano!

Intanto...

nel mio giardino fioriscono anche:

rosa "valzer di sogno"


plumbago

cetrioli

ciclamini

salvia "ananas"

borragine
e un enorme gatto bianco!!
Buona settimana,

a presto!

lolle

lunedì 5 ottobre 2015

Un altro autunno...


Facendo scorrere i vari post di questi quasi cinque anni di blog mi sono resa conto che in fondo le stagioni e gli anni si rincorrono simili tra loro. I grandi eventi scandiscono la nostra vita, tracciano confini, segnano cambiamenti, si imprimono nella memoria ma in realtà, la vita è fatta soprattutto di istanti, di gesti ripetuti all'infinito, di abitudini.

Così come, ogni anno ad ogni cambio di stagione, ci sono i soliti compiti ad attenderci. Anche per il giardino è così. Ho già riportato in casa molte delle mie piante. Un po' mi dispiace, lo vedo e lo sento che stanno bene all'esterno e che mancheranno loro il cielo e la terra e il sole. Avrei voluto aspettare ancora un po' tanto ormai gli autunni non sono più così freddi, ma devo tenere conto del tempo che ho a disposizione e sfruttare i momenti liberi come posso.
Però in giardino si sono mantenute molte delle fioriture settembrine. Le begoniette piantate in primavera e che avevo scelto più per coprire i danni fatti dallo scavo per la fognatura che per amore, sono ancora perfettamente fiorite e la modica spesa è stata ampiamente ricompensata da una fioritura che dura da mesi. E pensare che nemmeno le volevo! 

Le ipomee si sono arrampicate sulla siepe e sono un vero spettacolo che dura però solo qualche ora del giorno, ma la vista di questa nuvola azzurra ogni mattina è impagabile. 

Nell'orto sono cresciuti i Chayote che disperavo di poter assaggiare, il raccolto invece, a dispetto delle mie pessimistiche previsioni, si preannuncia abbondante. I primi chayote  raccolti e cucinati non hanno entusiasmato gli animi, erano semplicemente lessati al vapore e conditi, magari in pastella o impanati e fritti raccoglieranno consensi. Il loro sapore è molto simile a quello della zucchine di cui condividono la famiglia, come queste infatti sono cucurbitacee. 

Dopo tante minacce finalmente anche il limone ha dato qualche frutto, non molti ehhh, quattro in tutto...  però per quest'anno mi accontento, si vede che non mi voleva viziare troppo! 
Il minuscolo arancio invece mostra tutto orgoglioso una bella arancia grande come una pallina da tennis, non so nemmeno come faccia a sopportarne il peso, così ho improvvisato un'impalcatura di fortuna.

Stamattina, giorno di riposo sulla carta ma di grande lavoro a casa, ho finito (tra le altre cento cose) di raccogliere quel poco di uva che rimaneva lì solo per far ubriacare le vespe, ho dato una bella pulita e ho cominciato a raccoglier foglie, occupazione autunnale di chi ha un giardino...



Naturalmente non c'è uva senza schiacciata!

Chayote


Bellissime Ipomee



Begonie

Un'arancia!

Qualche limone...

Per questi primi giorni di ottobre è tutto...

a presto

lolle