Come ogni mattina o quasi, esco verso le 6.45 con Smilla per la sua (e mia) passeggiata quotidiana, sono solo 10-15 minuti al massimo, in cui siamo sole io e lei, parte del lavoro di prima mattina è già svolto, mi sottraggo per un attimo al caos della mia famiglia e ne approfitto per riordinare le idee e svegliarmi del tutto.
Il sentiero di campagna lungo un centinaio di metri o poco più, vicinissimo a casa e che percorriamo ogni giorno, ieri mattina era immerso nell'oscurità. Si intravedevano soltanto le sagome contorte dei pochi alberi presenti, una pace silenziosa interrotta solo dalle auto che sfrecciavano sulla strada poco lontana, era ancora buio, le giornate si accorciano ogni giorno di più...
Smilla non si allontana molto da me, forse perché avverte i miei limiti di essere umano, i nostri sensi, poco abituati all'oscurità, sono confusi, deleghiamo così tanto alla vista! Lei invece avanza sicura e nonostante la vicinanza, con il suo pelo nero si perde e si confonde nello sfondo buio del cielo.
Se fino a un paio di mattine fa, potevo ancora scorgere il sorgere del sole, ieri mattina ho realizzato come la luce stia cedendo il passo all'oscurità, le stelle erano ancora alte nel cielo!
Già, come dicevo la luce cede il passo all'oscurità ed io non sono un animale notturno, in queste sere d'autunno, complice la stanchezza, non vedo l'ora di infilarmi sotto le coperte, al calduccio, anche se, a dire il vero, freddo non fa... mi chiedo: se assecondassimo il nostro istinto animale, sentiremmo anche noi il richiamo del letargo invernale?
Per calarci in questa atmosfera autunnale, ho acceso un bel fuoco, dunque mettetevi comodi e... chi vuole una caldarrosta?
Questi splendidi marroni li ho raccolti da un castagno che si trova proprio dietro la casa di mia madre.
Era stato piantato da un carissimo zio, ora lui non c'è più ma questo generoso albero continua a regalarci i suoi frutti...
Vi auguro una buona settimana...