martedì 27 marzo 2012

Semine, macerati e...



Finalmente dopo giorni di assenza il nostro computer è tornato a casa, così posso smettere di elemosinare qualche manciata di minuti al computer delle mie figlie...


In questi giorni ho continuato con le semine e quindi via a pomodori di diverse varietà, zucchini classici e tondi, melanzane bianche e nere, zucche, tagete, alchechengi, insomma, mi sono fatta prendere la mano senza considerare che quando cresceranno le piantine, dovrò trovare lo spazio per tutte, per questo motivo mi tengo lontana da vivai e affini, la tentazione di acquistare buste di semi d'ogni tipo è troppo grande!


La semina è un momento magico.
Io faccio tutto senza guanti ed infatti mi ritrovo spesso con delle mani inguardabili, ma che raccontano quello che sto facendo: piene di graffi oppure arrossate, dipende dal periodo; durante la semina mi piace affondare le mani nel terriccio tiepido e morbido, riempire i vasetti, bagnare la terra e poi, con delicatezza posare il seme, un'operazione da effettuare in religioso silenzio.
E da questo momento in poi, comincia l'attesa per quello che è una specie di miracolo: la germinazione.
Io li immagino i semi, addormentati come la bella nel bosco, risvegliarsi al tocco della terra e al bacio del sole.
Adoro i semi grassocci, come quelli della zucca, con quelli puoi osservare per bene come il seme si spacca e muore per dare vita ad una pianta che, con forza, si protende verso la luce.


I semi più grandi andrebbero messi in ammollo per accelerare la germinazione, ma io me ne dimentico sempre!


Da qualche giorno la mia dipendenza da orto si è fatta risentire, anche ora, mentre scrivo, il mio sguardo è incollato alla finestra, penso, programmo e sopratutto sogno! ( Ed infatti devo continuamente correggere gli errori del testo!)


Ma naturalmente non si vive di sole semine ed approfittando di una passeggiata con le mie figlie, ho raccolto il tarassaco per il primo macerato della stagione: si raccolgono foglie e fiori e si lasciano macerare per quindici giorni circa in acqua piovana, (ricordatevi di raccoglierla anche per le innaffiature!) il recipiente non deve essere in metallo io mi arrangio con un classico secchio in plastica, da imbianchino. 
Lo mescolo regolarmente ed ogni volta ripenso ad una filastrocca che recitavano le mie figlie quando erano piccole: "Gira, gira il mestolo tira su il coperchio, fuoco, fuoco notte e dì, le streghe fan così..." le piccole streghette si inseguivano intorno alla tavola in una specie di danza indiavolata!
Per onor di cronaca, devo avvisare che, dopo qualche giorno, l'odore che il macerato emana non è dei più gradevoli,  se non ricordo male il più micidiale è quello all'ortica, a cui andrebbe aggiunta della cenere... e magari dello Chanel n. 5! Ma si sa, la strada dell'orticoltore non è tutta rose e fiori!!!

Il macerato, una volta pronto, si utilizza diluito, come regolatore della crescita e per migliorare la qualità dei frutti, ho scritto qualcosa  a proposito dei macerati proprio qui.

Infine, ma non per ordine di importanza, devo ringraziare la cara Sara, del bel blog, "http://reveblanc-sara.blogspot.it/ che ha voluto premiato il mio blog, come mia abitudine per non far torto a nessuno non ritiro e non giro il premio, ma la ringrazio moltissimo!


Per finire, vi lascio con questa ricetta trovata nel blog della cara Elena:"http://elly-chezentity.blogspot.it", ideale se volete provare un pesto un po' diverso dal solito...la mia rucola ha cominciato a produrre  ed io ho voluto onorarla così:



Pesto di rucola

Un mazzetto di rucola
mandorle spellate
pecorino romano 
parmigiano reggiano
olio extravergine di oliva
sale

Naturalmente si mette tutto nel mixer e via!


A presto

domenica 18 marzo 2012

Quattro chiacchiere sulle consociazioni

Giornata tutt'altro che calda quella di oggi, niente pioggia (e ce ne sarebbe così bisogno), se non due gocce buttate lì solo per rompere le scatole (e farmi venire i capelli crespi!), vento freddo ed un cielo incaponito; odio queste giornate, sono come le persone lunatiche, non sai cosa vogliono, non sai cosa pensano e non capisci se ce l'hanno con te o con il mondo intero!

Meno male che ho approfittato del sole dei giorni scorsi per stare all'aperto il più possibile,qui verso sera accendiamo ancora un po' il riscaldamento, ma il pomeriggio si sta meglio in giardino, i muri di casa non si sono ancora scaldati, sono come le mie ossa, hanno bisogno di tanto sole!
Ma non sono stata in giardino con le mani in mano, anzi, ne ho approfittato per continuare le semine, piantare qualche fiorellino e terminare la potatura.


Per il mio compleanno ormai imminente mi sono fatta regalare un libricino molto carino, che riguarda naturalmente l'orto, l'avevo cercato in una libreria del mio paese ma non c'era stato verso di trovarlo, il commesso dopo avermi lanciato uno sguardo di compassione mi aveva liquidato con un: "sa, la casa editrice è piccola e l'argomento... non è che sia..." meno male che esiste internet !!!
Per la cronaca il titolo è: "Il campo in conca, l'arte dell'orto" di Maria Pagnini ed. TerraNuova 103 pagine € 10,00, è più di un manuale per coltivare ortaggi, è un libro irriverente, ironico, ricco di riflessioni, dove i suggerimenti e le astuzie per coltivare secondo natura si intrecciano alla storia di una donna che, coltivando un fazzoletto di terra insieme ad un bimbo, riscopre la bellezza della natura ed il rispetto per essa.

orto2011
Ed è in questo libro che ho scoperto qualche notizia in più sulle consociazioni tra ortaggi.
Perché questa storia delle consociazioni mi piace parecchio, in natura la diversità è un vantaggio, infatti, specie diverse fra loro traggono beneficio dalla vicinanza reciproca, pare che i sapori ed i profumi si esaltino... ma non è sempre così, ci sono specie che sono incompatibili fra loro...capita! 


Io, grazie alla consociazione tra ortaggi, ho potuto sfruttare il poco spazio a disposizione coltivando ortaggi diversi nella stessa porzione di aiuola, 
Proprio approfittando di questa possibilità, ho seminato della lattuga da taglio, con le cipolle, gli spinaci con ravanelli e l'erba cipollina con le fragole.

orto 2011

Le consociazioni utili sono anche quelle tra ortaggi e piante aromatiche, le seconde infatti hanno un effetto repellente per alcuni tipi di insetti, spazio permettendo andrebbero piantate ai bordi dell'orto.
Ecco qualche esempio:
Basilico con pomodoro (su questo ci avrei scommesso!) migliora il sapore e la crescita del pomodoro.
Camomilla: vicina ai cavoli e alle cipolle ne migliora gusto e crescita.
Assenzio: allontana gli animali dall'orto ma va piantato solo sui bordi, perché pare che nessuna pianta lo sopporti (povero!)
Sedano di montagna irrobustisce tutte le piante, quindi va piantata un po' dappertutto.

orto 2011


Le consociazioni assolutamente da evitare invece sono quelle tra ortaggi della stessa famiglia (parenti serpenti, ti pareva!) ad esempio: solanacee con solanacee, cucurbitacee con cucurbitacee... 
Certo, il discorso non finisce qui e non si può liquidare in poche righe, vale la pena di essere approfondito, io mi fermo qui, intanto sperimento, poi vi saprò dire!
Vi auguro una buona settimana!

Spaventapasseri ferrarese nella campagna dentro le mura!

Alcune notizie riportate relative alla consociazione, le ho trovate anche a questo indirizzo "www.coltivareorto.it" 

giovedì 15 marzo 2012

Cornetti da buffet


In questi giorni sono impegnatissima, però ho portato avanti parecchio lavoro, ho seminato un bel po' di insalata e qualcosa sta già spuntando.Come dicevo ormai valerianella e spinaci fanno capolino tra la terra e io non faccio altro che controllare ogni mattina la loro crescita come una mamma chioccia!

Ma veniamo al dunque, perché il titolo del post è un'altro; in effetti la premessa era per dire che, non avendo avuto tempo per far la spesa, sono rimasta senza panini per lo spuntino che le mie figlie si portano a scuola, così mi è venuta in aiuto questa ricetta dal blog di Flo "Capricciosa & Pasticciona in cucina", sono deliziosi cornetti morbidi da farcire (ma sono buonissimi anche così) e semplici da preparare, squisiti con i formaggi o i salumi ma anche con la marmellata e ottimi  come brioscine salate per gli antipasti!
Sono riusciti benissimo, così ho deciso di passarvi la ricetta:

Ingredienti: 

250 g di farina Manitoba
250 g farina 00
200 g  acqua
50 g latte 
50 g olio extravergine di oliva ( Flo usa quello di semi)
10 g lievito di birra
10 g di sale
5 g di zucchero
semini di sesamo e papavero
latte per spennellare 

Disponete la farina a fontana ed aggiungete il lievito precedentemente stemperato nell'acqua e nel latte, aggiungete poi il sale, lo zucchero e l'olio, mescolate tutti gli ingredienti e impastate fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Mettete a lievitare in un luogo caldo fino al raddoppio (un'ora e mezza-due circa).
Dopo la prima lievitazione dividete l'impasto in due parti uguali.
Iniziate a stenderne uno cercando di mantenerne la forma circolare, con una rotella per tagliare la pizza, (ma va bene anche la rotellina della pasta) tagliate in quattro il cerchio e poi in otto, ricaverete quindi otto triangoli, fate lo stesso con l'altro pezzo di pasta.
Tirate ogni triangolo come per allungarlo e poi arrotolatelo su se stesso formando un cornetto, spennellate tutti cornetti di latte e distribuite i semini su ciascuno.
Mettete a lievitare una seconda volta, di nuovo fino al raddoppio del volume, quindi infornate a 180° per 20 minuti circa o fino alla colorazione.

Se avete qualche dubbio, Flo ha postato le immagini delle varie fasi di lavorazione...
Io invece vi lascio con l'immagine dei panini finiti!!!


A presto....


venerdì 9 marzo 2012

Farina di carruba: un ottimo sostituto del cacao!

Avete mai provato la farina di carruba?
Questo frutto dalle origini antichissime non viene usato molto spesso in cucina eppure la farina di carruba è un prodotto sano, ha pochi grassi, non contiene sostanze stimolanti come la caffeina ed è un ottimo sostitutivo del cacao...
Se ne possono mescolare uno due cucchiaini nel latte caldo o freddo, ottima usata per la preparazione di dolci, creme e gelati.
Mi rendo conto che il cacao può non avere rivali, però a volte per intolleranze o altro non è raccomandabile farne uso e allora perché non provare, magari anche solo per curiosità, ad usare questa farina: il risultato potrebbe stupirvi!

Vi propongo dei biscotti preparati con farina di farro integrale e farina di carruba:


Anelli di farro e carrube

ingredienti:
130 g olio extravergine di oliva
85 g di tuorli
150 di zucchero a velo
50 g di acqua
50 g di albumi
275 g di farina di farro integrale
30 g di farina di carruba
2 g di lievito in polvere (io uso una polvere lievitante biologica al cremor tartaro )
2 g di scorza d'arance non trattate (facoltativo)

Con il mixer a immersione, emulsionate i tuorli con l'olio, montateli poi con la frusta elettrica aggiungendo lo zucchero e l'acqua.
Unite gli albumi e la farina di farro già mescolata con quella di carrube ed il lievito.
Aromatizzate con la buccia d'arancia grattugiata.
Versate il composto in una sac-à-poche seria (non come la mia!) e formate degli anelli.
A questo punto infornate i vostri biscotti nel forno già caldo alla temperatura di 170° per 10 minuti.
A piacere potete spolverizzare con zucchero a velo.

Ed il risultato è questo:



Le cavie sono le mie figlie, se una ricetta passa il loro controllo vuol dire che è ok... e loro hanno approvato!

Per la cronaca, se avete la gelatiera (a mio avviso un ottimo investimento, sopratutto se si hanno bambini) potete preparare un delizioso gelato con questi semplici ingredienti:

250 g di latte
250 g di panna fresca
100 g di zucchero
4 tuorli
80 g di farina di carrube

Portate ad ebollizione il latte con la panna e la farina di carrube ben setacciata. Spegnete.
Amalgamate a parte i tuorli con lo zucchero, poi, stemperateli con il composto intiepidito, mettete questa crema sul fuoco al minimo e mescolate fino a quando velerà il cucchiaio.
Versate la crema nella gelatiera e preparate il gelato secondo le istruzioni.

... è tutto, alla prossima!

mercoledì 7 marzo 2012

La spirale d'erbe e... ringraziamenti

Prima di presentarvi la spirale d'erbe finita, voglio approfittare di questo post per ringraziare chi in passato mi ha voluto premiare, amiche come la cara Elly che proprio l'altro ieri mi ha donato il premio "Il blog affidabile"!
Come mia abitudine, per mancanza di tempo,  per non far torto a nessuno ed anche, lasciatemelo confessare per pigrizia non ritiro i premi, questo non significa che non mi abbia fatto immensamente piacere riceverli, anzi!
Mi piace molto scrivere sul mio blog, ma curiosare tra i vostri mi piace altrettanto, è diventato un'appuntamento irrinunciabile, passo a controllare le  ricette per trovare nuove ispirazioni, oppure idee per la casa, per leggere di libri, sentire opinioni, (con qualcuna di voi condivido anche la passione per l'orto a suon di mail, chiacchierando di melanzane, zucchini e quant'altro!) o soltanto per guardare le meravigliose immagini che postate!
Che dire, questo mondo dei blog è entrato di fatto a far parte della mia quotidianità e allora, i premi passati e presenti sono per voi!

E per voi sono anche i miei auguri per domani...Auguri donne!!!

Ed ora, bando alle ciance, ecco la spirale d'erbe finita, o quasi:






Avete sicuramente riconosciuto rosmarino e lavanda, calendola, maggiorana e salvia... a cui si aggiungeranno tagete, menta , ancora qualche spicchio d'aglio... vedremo!
Per la spiegazione su come costruire la vostra spirale vi rimando al post precedente oppure al blog "Pachamama e..." che ha ispirato questo progetto.

A presto

lunedì 5 marzo 2012

Cronache dall'orto



Questo mese di marzo è iniziato con splendide giornate limpide e tiepide, tramonti da sogno, un inganno che ci ha portato ad illuderci che l'inverno fosse definitivamente archiviato: niente più caloriferi accesi, niente maglioni, niente più giacche pesanti... ma oggi eccoci qui, cielo grigio grigio, vento tutt'altro che piacevole e nessuna voglia di spalancare le finestre!

Nel frattempo però sono continuate le semine e sabato è toccato al prezzemolo.
In due mini serre invece, qualche settimana fa, ho seminato delle fragoline di bosco e finalmente sono spuntati i germogli, le voglio coltivare in vaso per vedere se riesco a tenere lontane le temutissime lumache!
Per la semina delle fragole dovete utilizzare dei contenitori provvisti di terriccio soffice, seminate senza coprire eccessivamente il seme e mantenete il terriccio fresco e umido, quando le piantine avranno 3-4 foglioline potete trapiantarle in aiuole concimate con stallatico maturo. Ho parlato di fragole anche in questo post  di aprile dello scorso anno, se vi interessa potete dare un'occhiata.

L'aglio spunta ormai dalla terra e gli spinaci sono germogliati, la natura è in fermento, segno che nonostante tutto, (gelo, freddo e caldo anomali) la vita va avanti, questo potrebbe essere lo spunto per una riflessione più profonda....





Curiosando di blog in blog invece, ho trovato l'ispirazione per creare una bella aiola di aromatiche, l'idea l'ho trovata da Pachamama e... e mi è subito piaciuta, così, dopo aver costretto mio marito ad aiutarmi, abbiamo cominciato la realizzazione della nostra spirale d'erbe!

Nonostante non sia ancora terminata, il risultato, si vede fin da ora, è un po' rustico ma non avevo intenzione di acquistare materiale come pietre bianche o mattoni o altro, volevo sfruttare dei semplici sassi trovati sulla riva di un fosso... in effetti, reperire quelli è stato il lavoro più faticoso...
Occorrente per il recupero:

  • carriola
  •  marito

Pietra su pietra è un po' come costruire un muro a secco, una volta aggiunta la terra mi sembra sia diventato un po' più stabile, comunque a lavori ultimati vi mostrerò i risultati.



Questo è solo l'abbozzo ma il risultato finale non dovrebbe essere male...
Non è difficile da realizzare e naturalmente si possono utilizzare materiali diversi, come dicevo sopra mattoni, pietre bianche, bambù o qualsiasi altro materiale per ottenere risultati diversi, potete saperne di più passando dal blog di Pachamama (link più sopra) oppure cercando nel web...

Vi auguro un buon inizio settimana, a presto!