venerdì 21 dicembre 2012

Buon Natale!




I molti impegni di questo periodo mi hanno costretto ad essere poco presente nel mio e nei vostri blog, spero di poter rimediare al più presto, ma non potevo non lasciarvi i miei più sinceri auguri di buone feste. Vi auguro di passare un meraviglioso Natale e che il nuovo anno porti a tutti serenità e pace!

Un abbraccio...








domenica 9 dicembre 2012

Neve...


E' arrivata la neve, così, all'improvviso o almeno per me che ultimamente non guardo più le previsioni del tempo. Me ne sono accorta in macchina, all'inizio era sottile e ghiacciata poi via via si è fatta più grande e più morbida finché mi sono ritrovata ad osservare i grandi fiocchi che cozzavano contro il parabrezza.
Nel nostro immaginario associamo la neve al calore di un camino, ai pomeriggi passati in famiglia tra le mura di casa magari a Natale, nella realtà invece non è sempre così, il più delle volte arriva quando proprio è impossibile stare in casa, quando siamo pieni di impegni e la neve diventa l'ennesima seccatura.
Eppure la neve, a dispetto dei disagi che inevitabilmente provoca, porta con sé un senso di eccitazione che ci riporta bambini, così capita di sorprendersi a bocca aperta guardando cadere i suoi fragili fiocchi immacolati...


Un post breve per salutarvi e per augurarvi una buona settimana, il mio computer è di nuovo guasto (sto usando quello delle mie figlie!) ma spero di poter passare a trovarvi prima possibile!
A presto

I

sabato 1 dicembre 2012

Ghirlanda dolce


La mattina di giovedì l'ho passata  a casa, dedicando una  parte di essa proprio al giardino. Avevo ancora qualche lavoro da ultimare, le foglie dell'acero che ormai sono cadute da raccogliere, ancora qualche vaso da sistemare. Ormai nell'orto non c'è più niente, anche se qualche piccola sorpresa questo pezzettino di terra ha saputo riservarmela ancora: complici forse le temperature ancora discrete, tra i rovi ho scovato una manciata di lamponi maturi e pure qualche fragolina di bosco! 
Ma le ore passate all'aperto sono sempre più rare e il mio giardino ormai si sta addormentando...





Nel pomeriggio invece ho fatto un salto al supermercato.
Devo dire che è molto difficile passare indenni tra le corsie natalizie pieni di tentazioni irresistibili, anche i più morigerati non possono rimanere indifferenti al fascino delle bancarelle dei dolci, alle decorazioni natalizie: ad ogni passo sembra impossibile essere sopravvissuti fin'ora senza questo o quel prodotto!
Sono uscita dal supermercato, tra l'altro nemmeno uno di quelli più forniti, letteralmente stordita ma senza essere ceduta allo shopping inutile (ma ho fatto moltaaa fatica!!!) così mi sono premiata con questa ghirlanda dolce vagamente natalizia, a base di frutta.


Ghirlanda dolce al sapore di frutta



Ingredienti:
2 uova 
80 g di zucchero
60 g di farina di frumento
60 g di farina di riso
60 g di burro
una mela o una pera
scorza di limone non trattato
1 cucchiaino di lievito
qualche cucchiaio di marmellata (gusto a scelta)
melagrana
zucchero a velo

inoltre:
1 stampo in silicone per ciambelle

Sbattete le uova, poi unite lo zucchero e la scorza del limone grattugiata, quindi aggiungete il burro fuso, le farine e il lievito, mescolate.
Mettete sul fondo dello stampo le fettine di mela o pera, poi coprite con l'impasto, infine lasciate cadere  qua e là sull'impasto qualche cucchiaio di marmellata, io ho usato quella alle albicocche.
Cuocete in forno moderato per 35 - 40 minuti.
A cottura ultimata, lasciate raffreddare e poi capovolgete la vostra ciambella, decorate con chicchi di melagrana e zucchero a velo.


Vi auguro un buon fine settimana e un buon inizio dicembre, alla prossima!
  

mercoledì 21 novembre 2012

Un piccolo grande raccolto


Giorno dopo giorno sto preparando il mio giardino per l'inverno, copro le radici di questa pianta, la chioma di quell'altra, ripongo gli attrezzi.
Nelle serrette riparo quelle piante grasse che non riesco più a portare in casa perché troppo pesanti e porto in cantina, nell'angolo più illuminato, quelle che proprio non resisterebbero al freddo. Mi piace riservare alle piante queste piccole cure, mi sembra un modo per ripagarle della loro generosità.
Ormai il mio piccolo giardino sembra essere posseduto da tanti fantasmi: sono le chiome di alcune piante in vaso, coperte dai teli di protezione che, mossi dal vento leggero, sembrano tanti spiritelli!

L'acero infuocato, qualche begonia ancora fiorita e pochi boccioli di rosa, sono gli ultimi colpi di colore che si possono ammirare nel mio giardino, poi poco per volta cederanno il passo agli arbusti spogli e ai sempreverde cui tocca il compito di ricordare che ancora c'è vita.
Ma c'è una piccola pianta che mi sta dando grandi soddisfazioni: il Kumquat!
Dopo la bella fioritura, questo piccolissimo esemplare in vaso, acquistato appena questa primavera, si è ricoperto di frutti che ormai stanno giungendo a maturazione, ne è così carico che i rametti si sono piegati per il peso!


Rispetto agli altri agrumi, il Kumquat  è una pianta decisamente più rustica, ottima la sua resistenza al freddo, io però, che non sono molto coraggiosa, la notte la porto al riparo, anche se le temperature di questi giorni sono decisamente accettabili.
Del Kumquat o Fortunella margarita, questa è la varietà a frutto ovale, si consuma l'intero frutto, la sua buccia è sottile e dolce. Credo sia una scelta perfetta per chi possiede anche solo un piccolo balcone, un alberello da frutto capace di dare tanta soddisfazione!



Lasciato il mio frutteto in miniatura invece, posto un'altra ricetta tratta dal libro di cucina dedicato alle verdure, di cui vi ho già parlato più volte.


Dopo le patate ripiene e le rape farcite ecco a voi la ricetta di questa settimana: 


Porri a mazzetti



Ingredienti:

porri, non troppo piccoli
prosciutto crudo a fette
burro
parmigiano grattugiato
sale 
pepe

Private i porri della parte verde e levate la pellicina alla parte bianca, pareggiatene i fondi.
Lavateli accuratamente e fateli lessare in acqua bollente salata per circa 15 minuti, anche meno se sono teneri, attenzione, non devono disfarsi.
Sgocciolateli, appoggiateli su un telo, a questo punto, secondo la ricetta andrebbero avvolti a due a due, ecco perché a mazzetti, con una fetta di prosciutto crudo, io invece li ho avvolti singolarmente.
Allineate i vostri mazzetti (o singoli!) in una pirofila unta, cospargeteli con parmigiano grattugiato, versatevi il burro fuso, un pizzico di pepe e metteteli in forno a 180° gradi a gratinare. Potete servirli così, nel recipiente di cottura oppure su crostoni di pane fritti nel burro. 
Vi assicuro che sono una vera sorpresa!


E' giunto il momento di salutarvi... a presto!

lunedì 12 novembre 2012

Spesa di novembre: rape, da preparare farcite!


Stamattina novembre mostra il suo lato più cupo, una nebbia densa si è posata sulla campagna intorno sfumando i contorni del paesaggio.
Questa nebbia sembra possedere una strana malia, un fluido velenoso che dispensa tristezza e malinconia... forse questi cupi sentimenti sono semplicemente la conseguenza della settimana pesante appena trascorsa, risolti i problemi "tecnici" della casa, passati alcuni giorni in cui nulla sembrava andare per il verso giusto e mandato giù qualche boccone davvero amaro, mi ritrovo con una grande stanchezza, forse non proprio soltanto fisica...
Anche i miei gatti sembrano aver dimenticato le scorribande estive e sempre più spesso preferiscono starsene in casa al calduccio, abbandonando le comode postazioni soltanto per la ciotola del cibo e per i bisogni più impellenti!

Intanto, visto che la produzione del mio orto è limitata soltanto all'insalata, faccio la spesa da un'amica che vende la verdura coltivata nel suo orto seguendo i metodi dell'agricoltura biologica, quindi un paio di volte la settimana, acquisto la mia verdura scegliendo prodotti rigorosamente di stagione.

Vi avevo già parlato la scorsa settimana, quando vi ho proposto la ricetta delle patate ripiene, di questi libri di cucina appartenuti a mia nonna e che ho riscoperto ultimamente, è una collana di volumi ognuno dei quali dedicati alla preparazione di alimenti diversi. Io ho scelto quello dedicato alle verdure e ogni settimana seleziono una ricetta diversa che preparo seguendo alla lettera il testo, un po' come nel film "Julie end Julia"!

Pur preferendo le verdure al naturale e cucinate con semplicità, devo dire che queste preparazioni mi hanno conquistata, quindi ho deciso di postarvi anche la ricetta della scorsa settimana: le rape farcite.

Rape farcite

Ingredienti:
4 rape grosse oppure 8 se piccole (io ne ho trovate 5 di media misura)
fette di Emmenthal q.b.
100 g circa di prosciutto  cotto affettato
80 g di burro
qualche cucchiaio di parmigiano grattugiato
sale

Sbucciate le rape, lavatele e fatele cuocere al dente in acqua bollente salata. Sgocciolatele, lasciatele raffreddare e poi tagliatele a fette in senso orizzontale.
Ricomponete le rape con strati di formaggio e di prosciutto e disponetele così preparate in una pirofila unta ( io l'ho foderata con la carta forno).



Cospargetele con il parmigiano grattugiato, versatevi il burro fuso e mettete in forno moderato per 20-25 minuti o finché le rape saranno cotte e leggermente dorate.



Le immagini non sono un granché,  sono state scattate di fretta con il cellulare, poco prima di cena, spero che rendano comunque l'idea... 

Vi auguro una buona settimana, a presto!



sabato 3 novembre 2012

Una teglia di patate al forno, qualche raccolto...


Potrei cominciare questo nuovo post, raccontandovi della caldaia che si è fermata lunedì mattina, giusto in tempo per l'arrivo del maltempo e dell'ondata di aria gelida,potrei poi continuare aggiungendo che, per un paio di giorni, i più freddi della settimana, siamo rimasti senza riscaldamento ed acqua calda, ma non ci sarebbe nulla di così strano o particolare da meritare di essere scritto, se non fosse che...
Dopo la caldaia è saltato il frigorifero ed io, nell'attesa che venisse riparato e contando sul freddo di questi giorni, avevo improvvisato una cella frigo sul balcone, però, le temperature si sono alzate di nuovo... Forse anche questo non merita particolare attenzione e allora, per dare un senso a questo inizio, aggiungerò che è finito in frantumi anche un vetro della libreria, che se ne stava lì da un centinaio d'anni più o meno. Stessa fine per lo schermo del mio cellulare, colpito da una minuscola confezione di fard e vi prego, per favore, di non chiedermi come sia successo... (tengo a precisare che a casa mia "i fard" non volano e ammetto che il cellulare in questione era vecchio antico quasi quanto la libreria, però funzionava ancora alla perfezione!!!)

Perdonate lo sfogo ma il tutto si è concentrato in un paio di giorni, avevo davvero voglia di rompere le scatole a qualcuno con le mie lamentele (i mariti in questo senso non danno soddisfazione) e il nuovo post capita proprio a fagiolo!
Al limite, rischio soltanto di annoiarvi un po', ma non sarete così indelicate da venirmelo a dire, vero???

Comunque, non è per parlarvi della lista delle mie sfi... pardon, sfortunati eventi,  che mi sono messa al computer, ma per postare una ricetta carina e qualche immagine dei raccolti degli ultimi giorni.

E infatti, un po' perché portafortuna, i miei rossi melograni hanno aperto il post, anche se di grandi e rossi quest'anno non ne ho raccolti poi molti, e poi ci sono le coste bianche con le loro belle foglie lucide e verdi. 






Ed ora veniamo alla ricetta.
La ricetta che ho scelto, trovata in un libro di cucina di mia nonna, è quella delle patate ripiene gratinate, una ricetta semplice e facile, ma davvero tanto gustosa come tutte le preparazioni a base di patate.

Patate ripiene gratinate

Ingredienti per 4 persone:
8 patate grosse e ovali
70 g di burro
30 g farina
1/4 di litro di latte
1 tuorlo d'uovo
50 g parmigiano grattugiato oppure due formaggini cremosi
100 g prosciutto cotto in una fetta sola
piselli lessati (una manciata)
sale
noce moscata


Pelate le patate, tagliatele a metà nel senso della lunghezza, togliete un po' di polpa al centro e pareggiatele sul fondo per farle stare ritte.
Fatele bollire in acqua salata, il libro dice per cinque minuti, io direi però un po'di più per accorciare i tempi di cottura nel forno, in ogni caso devono rimanere sode.
Scolatele, fatele asciugare e raffreddare su un panno.
Nel frattempo preparate la besciamella: sciogliete 50 g di burro con la farina, poi unite il latte freddo in una volta sola e, sempre mescolando, lasciate cuocere per 10 minuti.
Toglietela dal fuoco, aggiungete sale, noce moscata, parmigiano, il prosciutto tagliato a dadini,  i piselli e infine il tuorlo d'uovo.



Riempite le patate con il composto, disponetele in una teglia coperta da carta forno o unta di burro e fatele cuocere a 180° per 40 minuti circa, ma molto dipenderà dalla precottura.
Le patate dovranno risultare tenere all'interno ma sul fondo e sull'esterno si dovrà essere formata una crosticina dorata. 
... Peccato non averle fotografate dopo la cottura!

Ed ora metto la parola fine a questo  lunghissimo post, vi ringrazio per la pazienza e vi auguro una buona domenica, a presto!




domenica 21 ottobre 2012

Il tempo delle castagne



Come ogni mattina o quasi, esco verso le 6.45 con Smilla per la sua (e mia) passeggiata quotidiana, sono solo 10-15 minuti al massimo, in cui siamo sole io e lei, parte del lavoro di prima mattina è già svolto, mi sottraggo per un attimo al caos della mia famiglia e ne approfitto  per riordinare le idee e svegliarmi del tutto.

Il sentiero di campagna lungo un centinaio di metri o poco più, vicinissimo  a casa e che percorriamo ogni giorno, ieri mattina era immerso nell'oscurità. Si intravedevano soltanto le sagome contorte dei pochi alberi presenti, una pace silenziosa interrotta solo dalle auto che sfrecciavano sulla strada poco lontana, era ancora buio, le giornate si accorciano ogni giorno di più...
Smilla non si allontana molto da me, forse perché avverte i miei limiti di essere umano, i nostri sensi, poco abituati all'oscurità, sono confusi, deleghiamo così tanto alla vista! Lei invece avanza sicura e nonostante la vicinanza, con il suo pelo nero si perde e si confonde nello sfondo buio del cielo.
Se fino a un paio di mattine fa, potevo ancora scorgere il sorgere del sole, ieri mattina ho realizzato come la luce stia cedendo il passo all'oscurità, le stelle erano ancora alte nel cielo!

Già, come dicevo la luce cede il passo all'oscurità ed io non sono un animale notturno, in queste sere d'autunno, complice la stanchezza, non vedo l'ora di infilarmi sotto le coperte, al calduccio, anche se, a dire il vero, freddo non fa...  mi chiedo: se assecondassimo il nostro istinto animale, sentiremmo anche noi il richiamo del letargo invernale?

Per calarci in questa atmosfera autunnale, ho acceso un bel fuoco, dunque mettetevi comodi e... chi vuole una caldarrosta?









Questi splendidi marroni li ho raccolti da un castagno che si trova proprio dietro la casa di mia madre.
Era stato piantato da un carissimo zio, ora lui non c'è più ma questo generoso albero continua a regalarci i suoi frutti...


Vi auguro una buona settimana...

lunedì 15 ottobre 2012

Semi



Oggi ho fatto un po' d'ordine tra i semi che ho raccolto durante l'estate e che ho messo da parte; qualcuno è dell'orto, come quelli della zucca, del basilico o dei peperoncini, dell'insalata che è andata a fiore, ma ci sono anche quelli dei fiori raccolti durante le passeggiate o quelli che mi sono stati regalati. Qualcuno lo ritrovo quando svuoto la mia borsa, poi li avvolgo in pezzi di carta e li lascio in dispensa ripromettendomi di metterli via appena posso... quasi sempre dimentico di metterci il nome e poi puntualmente non so più di cosa sono! 
Con i semi acquistati è diverso, custoditi nella loro confezione originale non ci riservano (quasi) mai sorprese, con quelli raccolti è un altra faccenda...

Ecco, i mie semi quest'anno li conservo qui, in queste piccole, deliziose buste per le quali ancora una volta devo ringraziare Simonetta di Aboutgarden, che le ha donate a tutti coloro che passano dal suo blog-giardino.
Sono corredate di scritte utili per segnare il nome della pianta, del luogo di provenienza e delle note colturali... Sempre su suo consiglio i semi andranno prima racchiusi in un foglio d'alluminio e poi riposti nelle buste.

Non sono carinissime?



Custodire un seme è un atto di fiducia nel futuro, è pensare che dopo l'inverno tornerà la primavera, ed è anche un po' come credere nella magia, chi direbbe che da un seme invisibile come quello delle fragoline di bosco, seminate lo scorso febbraio, si potessero cogliere simili delizie fino ad ottobre?



Vi auguro una buona settimana... a presto!





lunedì 8 ottobre 2012

Fiori, schiacciata d'uva e dolci giornate d'autunno...


Sanno di primavera queste prime giornate di ottobre, l'aria è ancora tiepida, in giardino continuano a sbocciare nuovi fiori, si è come sospesi tra l'estate non ancora dimenticata e l'autunno in agguato. Io sono impegnatissima e soffro non potendo passare all'aperto quanto tempo vorrei, sento che ogni attimo di queste belle giornate d'autunno andrebbe vissuto fino in fondo e invece mi ritrovo a correre dalla mattina alla sera cercando di riuscire a fare tutto...



Una bellissima rosa


Il Tagete che avevo piantato tra i pomodori

Eppure ogni momento passato tra le mie piante è una scoperta... mi scopro ad osservare meravigliata che il mio orto non è mai stato così vivo, api, vespe, farfalle e molti altri insetti lo popolano, che la terra da secca e screpolata qual'era all'inizio è diventata più soffice e scura e questi piccoli cambiamenti mi fanno sentire di non aver soltanto preso ma di aver anche dato qualcosa...

E proprio per la vivacità degli insetti, sopratutto delle vespe che ne sono golosissime, ho ultimato la raccolta dell'uva dal pergolato, un raccolto più scarso degli altri anni, ma per noi più che sufficiente.
E naturalmente il dolce d questa domenica non poteva che essere la schiacciata d'uva, la ricetta è quella che ho utilizzato lo scorso anno, dal blog di Aurelia "Profumi in cucina".
Io ho leggermente variato dosi e ingredienti ma il gusto non cambia, ne è venuta una schiacciata profumata, dolce come l'uva fragola che ho utilizzato e tanto tanto golosa...


Schiacciata all'uva

800 g circa di uva a scelta
400 g di farina
25 g di lievito di birra
200 g di zucchero di canna
olio di oliva "a occhio"
sale

Si scioglie il lievito in mezzo bicchiere d'acqua tiepida, si aggiungono farina, olio, zucchero e sale, si impasta bene eventualmente aggiungendo altra acqua e poi, a lievitare per un'ora circa. Terminata la lievitazione, si stendono in una teglia oliata 3/4 dell'impasto, la sfoglia deve essere sottile, si ricopre la sfoglia con 600 g circa di uva,e poi si ricopre l'uva con la sfoglia rimasta sempre tirata sottile, si chiudono bene i bordi, si distribuisce sulla superficie l'uva rimasta si spolverizza con un paio di cucchiai di zucchero e un poco d'olio.
Infornare in forno già caldo a 180° per 45-50 minuti.

     

E con questa fetta di schiacciata vi auguro una buona settimana, a presto!                                        

lunedì 1 ottobre 2012

Ottobre, tempo di zucche


Settembre è finito e se faccio un bilancio, è stato sotto alcuni punti di vista, sopratutto per quello finanziario, un mese davvero pesante. L'acquisto dei libri e del materiale scolastico si è rivelato anche più oneroso del previsto, se ci aggiungiamo due abbonamenti per il pullman ed uno per il treno...fate un po' il conto! 
In questi momenti non posso fare a meno di pensare a quei padri e a quelle madri di famiglia che perdendo il lavoro si trovano ad affrontare comunque spese fisse e non superflue ogni mese... non oso nemmeno immaginare, quanto possa essere terribile.

E' difficile passare ad altro dopo questa premessa, per distrarci un po' quindi vi porto a spasso nel mio orto, dove tante zucche sono maturate per la delizia dei nostri occhi e del nostro palato.
Adoro la zucca, questa pianta generosa dalle dimensioni non modeste capace di invadere letteralmente un orto con i suoi steli lunghissimi, le foglie larghe e gli enormi fiori gialli. Per i frutti poi non c'è che l'imbarazzo della scelta, colore, forma e dimensione possono cambiare sensibilmente in base alla varietà ma anche all'uso che se ne vuole fare.

Io quest'anno ho coltivato delle "zucchette" di piccole dimensioni (niente a che vedere con le zucche dello scorso anno) ma che non hanno niente da invidiare alle altre per quanto riguarda il sapore.


Assolutamente da notare la grande varietà e il pregio dei reggi zucca!!!!



La varietà delle zucche dello scorso anno era sicuramente più ricca...

Orto 2011
Comunque, come dicevo, queste zucchette sono davvero deliziose e si rivelano un ottimo ingrediente base in cucina. 
Con la mia bella zucca corro in cucina a preparare gli gnocchi, gli ingredienti sono i classici, zucca tagliata a fette, pulita e cotta in forno, noce moscata, farina senza esagerare, 1 uovo, parmigiano e sale, cotti in acqua bollente e gratinati al forno... ma sicuramente la conoscete già!


Buona settimana!!!

venerdì 21 settembre 2012

Focaccia con farina di farro

Non so ancora per quanto tempo potremo pranzare all'aperto, così approfittiamo di queste belle giornate di fine settembre per fare il pieno di luce ed approfittare dei raggi ancora caldi del sole.
Per questa focaccia ho utilizzato qualche rametto di rosmarino, un'aromatica che non dovrebbe mai mancare in giardino, io non posso passargli accanto senza odorare i suoi aghi aromatici!

Focaccia con farina di farro al rosmarino:


Ingredienti:

farina di farro bianca o integrale g 500
1 bustina di lievito secco 
sale 10 g
acqua tiepida  q.b.
rosmarino q.b.
olio oliva q.b

Impastare tutti gli ingredienti con due cucchiai d'olio e far lievitare l'impasto ottenuto per almeno un paio d'ore, quindi stendere nella teglia, spargere il rosmarino lavato asciugato e tagliato grossolanamente con la mezzaluna sulla superficie della focaccia, aggiungere un filo d'olio e far lievitare ancora una mezz'ora. Trascorso questo tempo infornate la focaccia in forno già caldo a 190° per 15 minuti circa.

Raddoppiando le dosi potrete prepararne di diverse misure magari variando la copertura: ottima con la cipolla rossa o perché no, con le olive.



Ecco, credo che queste siano le ultime immagini del mio orto estivo, con un po' di rammarico tolgo le ultime piante di pomodoro, colgo le melanzane e mi godo ancora per poco l'orto colorato!
Infatti, il mattino presto, quando porto a passeggio Smilla per i suoi dieci minuti mattutini, rientro con i piedi umidi e gelati (forse è il caso che metta via le infradito!!!) è ancora quasi buio e c'è un silenzio meraviglioso, che ahimè dura ben poco. Guardo Smilla correre felice nei campi finalmente liberi dal granoturco e penso che ormai ci siamo: l'estate è finita!






Questi peperoncini sono deliziosi se riempiti con tonno, alici, capperi e aglio ridotti in crema, se volete, trovate la ricetta completa nella sezione "Ricette dell'orto" in basso a sinistra
E questa è la prima zucchetta raccolta proprio questo pomeriggio... l'autunno è alle porte!




Vi auguro un buon fine settimana, noi, tempo permettendo, abbiamo in programma una lunga gita in bicicletta e voi?