venerdì 30 settembre 2011

Il composter

Dopo aver trascurato il mio orticello per qualche settimana,finalmente ieri ho trovato un po' di tempo per fare ordine, ma quando mi sono avventurata nel mio giardino ho capito che avrei dovuto passarci l'intero pomeriggio.

Quando lo scorso autunno avevo piantato le more avevo letto che sono piante infestanti ( ne ho parlato nel post  Dolci, succose more e cheese cake) ma non me ne sono resa conto fino a ieri: i sarmenti si sono allungati in ogni direzione soffocando salvia e rosmarino, abbarbicandosi alla siepe e sconfinando dai vicini.
E che dire dei pomodori, continuano a produrre frutti ma di piccole dimensioni, fibrosi e con poco sapore...per non parlare degli ultimi grappoli rimasti sulla vite che continuando a perdere chicchi sporcano tutta la pavimentazione e han fatto prendere un bel mal di pancia a Smilla che ne va ghiotta!
Armata di pazienza (e di contenitori molto grandi) ho dato una bella ripulita, accorciando rami ed eliminando quasi tutte le piante di pomodoro e di melanzane, (per la siepe e la pulizia della vite assolderò mio marito!)  il caldo di questi poi non aiuta di certo, non vi dico quante zanzare...


A questo punto ho accumulato un bel po' di scarti e qui entra in gioco il composter.
I rifiuti che possiamo inserire nel composter, sono tutti gli scarti e residui organici di cui i microrganismi si possono nutrire, in questo modo imitiamo la natura riciclando direttamente presso il nostro giardino gli scarti che produciamo.


Infatti in natura i resti vegetali e animali vengono decomposti da microrganismi che li trasformano in acqua, anidride carbonica, sali minerali e in humus.
Humus è un terriccio che ha la capacità di trattenere e poi liberare lentamente gli elementi nutritivi necessari alle piante assicurando la fertilità del terreno.


I materiali compostabili sono: avanzi vegetali di cucina ( anche fondi di tè e caffè), scarti del giardino e dell'orto e i materiali biodegradabili come cartone, segatura e trucioli di legno il tutto rigorosamente non verniciato.
Le regole per un buon compostaggio sono:

  • il luogo adatto, ideale sarebbe sotto un albero a foglie caduche affinché sia ombreggiato d'estate e soleggiato d'inverno
  • miscelare gli scarti, per ottenere un processo ottimale di compostaggio dobbiamo introdurre gli scarti in una corretta proporzione tra umidi e secchi in un rapporto quantitativo di 2/1
  • infine, teniamo sotto controllo l'umidità, se in eccesso si possono produrre odori sgradevoli, se in difetto la carica batterica non può svilupparsi  causando il rallentamento o il blocco del processo di compostaggio, inoltre è importante controllare l'aerazione.
Per avere un compost maturo che migliori le proprietà biologiche chimiche e fisiche del terreno, è necessario attendere un anno (a volte anche di più), si può utilizzare il compost fresco (3-4 mesi) per concimare in autunno lontano dalle semine, evitando comunque il contatto con le radici, il compost pronto come fertilizzante  da utilizzare prima della semina, si ottiene dopo circa 6 mesi.

(Ho raccolto queste informazioni direttamente dal manuale di istruzioni del mio composter)

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