giovedì 1 settembre 2011

E adesso raccogliamo l'uva





Molti dei bei grappoli d'uva del nostro pergolato sono ormai maturi, forse un po' in anticipo rispetto agli altri anni probabilmente per il caldo degli ultimi giorni, quindi è arrivato il momento di cominciare a raccoglierla.

La nostra uva è quella chiamata "uva fragola", dal sapore molto dolce, con acini di medie dimensioni, il profumo di questi grappoli è molto intenso, un invito ad allungare le mani per rubarne qualche chicco.
E' un'uva da tavola adatta anche alla preparazione di succhi e di dolci.




Ho provato due ricette diverse di schiacciata all'uva, la prima è una ricetta scoperta nel blog di Aurelia "Profumi in cucina", l'altra  nel blog di Geillis "La foresta incantata".
Che dire, sono entrambe buonissime e da provare, quella di Aurelia è la ricetta toscana, la schiacciata che mi portavano i miei zii fiorentini.

Allora mettetevi all'opera e buon appetito!


Schiacciata di Aurelia
Prima ricetta della schiacciata

Aurelia: dal libro della vera cucina fiorentina di Paolo Petroni

1 kg di uva nera Canaiolo o uva da vino (io ho usato quella del mio orto, l'uva fragola, ma è venuta buona lo stesso)
400 g di farina 0
25 g lievito di birra
200 g di zucchero (150 circa nell'impasto)
olio d'oliva
sale

Si scioglie il lievito in una ciotola con mezzo bicchiere d'acqua tiepida, quindi si aggiungono la farina, l'olio (5-6 cucchiai), lo zucchero e il pizzico di sale.
Dopo aver impastato per bene, aggiungendo altra acqua tiepida se necessario, si mette a lievitarel'impasto per un'ora circa in un luogo tiepido.
Terminata la lievitazione, si stendono 2/3 dell'impasto in una teglia unta d'olio, la sfoglia deve essere sottile, a questo punto coprite con 700 g di uva, quindi spolverizzatela con 2 cucchiai di zucchero e 2 di olio.
Stendete la pasta rimasta e coprite l'uva sigillando bene i bordi, distribuite sulla superficie l'uva rimanente e spolverizzate ancora con zucchero e olio.
Infornate a 180° per un'ora circa.

Seconda ricetta

La schiacciata di Geillis:

1 uovo medio-grande
300 g farina
100 g zucchero
6 cucchiai d'olio evo
2 dl latte 1 busta lievito per dolci
700 g di acini d'uva rossa a chicco grande (nel mio caso uva fragola)
50 g zucchero per la copertura

Tagliare a metà gli acini e levare i semini, (lavoro ingrato! nel mio caso reso ancor più difficile dal tipo d'uva!)
Battete con una frusta elettrica l'uovo con lo zucchero e aggiungete l'olio.
Sciogliete il lievito nel latte tiepido e aggiungetelo insieme alla farina all'impasto.
Imburrate ed infarinate una tortiera rettangolare, quindi mescolate la metà degli acini all'impasto, schiacciateli un po' con le dita e poi versatelo nella tortiera.
Aggiungete gli acini rimasti sulla superficie della schiacciata , spolverate con lo zucchero quindi infornate a 180° per 40 minuti, a fine cottura spegnete il forno e lasciatela al caldo altri 10 minuti.
Tagliate il dolce direttamente nella teglia.

Ho dimenticato di fotografare la ricetta di Geillis ma nel suo blog troverete le fotografie che illustrano passo per passo il procedimento.

Intanto nell'orto...

Ho cominciato a fare un po' di pulizie, eliminando alcune piante che erano al termine del ciclo vegetativo, troppo disordine rende le pulizie impossibili.

Molte piante sono cresciute a dismisura rendendo l'orto quasi impraticabile, l'erba del prato da tagliare, le foglie della siepe da raccogliere e le erbacce crescono senza sosta, insomma,  il caldo delle scorse settimane mi ha fatto accumulare un sacco di lavoro, che oggi ho dovuto smaltire per forza.

A dire il vero, stamattina mi sono alzata molto presto e con una gran voglia di fare, e allora, forbici e secchio in mano, ho dato una bella sfoltita all'orto e al giardino e più tardi, per non svegliare i vicini, ho tagliato l'erba, infine  ho raccolto una zucca che per il peso rischiava di spezzare i sostegni e ancora una bella cesta di pomodori per la salsa...è incredibile come un orto così piccolo possa essere produttivo!
Però alla fine che soddisfazione vedere tutto in ordine!



In effetti, avevo bisogno di pensare e di schiarirmi un po' le idee e non riesco a farlo stando seduta senza fare nulla, il mattino presto godo di una solitudine che di giorno è impensabile avere, tanto più ora che stanno costruendo alcune villette a schiera proprio vicino, molto vicino a noi, il rumore del cantiere è forte e invadente e queste costruzioni sembrano quasi incombere sulla nostra casa.

Quando mi sento confusa e ho bisogno di mettere un po' di ordine dentro me stessa, mi aiuta riordinare la casa ed eliminare le cose che ammucchio col tempo, quelle che tengo da parte ma so che non userò più.
Anche fare le pulizie in giardino, fa parte di questo rituale.
Ma  mi chiedo, quanto riusciamo ad accumulare? E perché facciamo così fatica a liberarci di alcune cose?
Quanto ci fa bene eliminare i fardelli che ci portiamo appresso inutilmente?


Se non altro, questi momenti di crisi mi aiutano a mantenere un po' di ordine in casa...!


5 commenti:

  1. Ma che brava che sei...io all'orto proprio non mi dedico...
    però 2 anni fa ho fatto della buonissima marmellata di uva...che spero di poter rifare l'anno prossimo quando abiteremo nella nuova casa...
    grazie par la visita
    Mari

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  2. dev'essere contagioso...anche io sono indaffarata nelle grandi pulizie, cominciando dall'armadio, ai cassetti...insomma, mi libero di ciò che non mi serve dandogli nuova vita!Quindi passo tutto alle mie sorelle, alle nipoti o alle amiche...a che serve tenere cose che non utilizzeremo più!!!

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  3. Come ti capisco nell'orto c'è sempre da fare, verdura da cogliere, erbacce da estirpare, piante da tagliare nuova verdura da seminare ed è vero la quiete che si respira aiuta la mente.
    Noi abbiamo colto la prima zucca, decisamente in anticipo, ma è molto buona e ne abbiamo già fatto un buon risotto e l'abbiamo quasi finita nel minestrone non vedo l'ora di cogliere le altre.

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  4. Grazie per la vsita e per le belle parole
    Mari

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  5. Ma come sono contenta che ti sia piaciuta questa ricetta!! Beata te che hai questa uva bellissima, succosa e dolcissima, immagino quante cosa buone, compreso il succo: io lo faccio col moscato, con l'uva fragola non ci ho mai provato!

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