Macerati
Uno dei primi macerati che si possono preparare in primavera è quello di tarassaco, si mettono a macerare foglie e fiori in acqua piovana per 15 giorni circa in dose di circa 1,5 - 2 kg in 10 litri d’acqua.
Risulta un ottimo regolatore della crescita e migliora la qualità dei frutti.
Una pianta importante per la preparazione di macerati e decotti è l’ortica.
Essa va raccolta quando si trova nel suo pieno sviluppo, ma prima della fioritura.
Generalmente il macerato si prepara raccogliendo la pianta fresca(con i guanti, mi raccomando!!!), quindi si mette a macero in acqua, meglio se piovana.
Dopo qualche giorno il macerato assume un colore scuro ed emana un odore forte e sgradevole ( per evitare l’inconveniente si può aggiungere una manciata di cenere).
Si distribuisce sul terreno come fertilizzante, diluendolo1:10.
tratto da "il calendario dell'orto biologico" di P. Sarcletti
Annaffiatura
Si sa, l’acqua è un bene prezioso e come tale non andrebbe sprecata, quindi dovremmo adottare tutti quegli accorgimenti che ci aiutano ad usarla in modo sensato e senza sprechi.
Innanzi tutto dipende molto dal terreno, che può trattenere più o meno l’acqua a seconda della sua struttura, tuttavia possiamo diminuire la quantità di annaffiature con la pacciamatura.
Per la pacciamatura, ossia per la copertura del terreno, si può impiegare della paglia oppure sfalci d’erba o i resti delle erbacce strappate purché prive di semi.
Anche la terra intorno alle piante va leggermente zappettata per evitare che si formi la crosta che rallenta l’assimilazione dell’acqua.
In genere necessitano di un maggiore apporto d’acqua le giovani piantine, le piante adulte in fase di maturazione dei frutti vanno innaffiate con minor frequenza.
L’ideale sarebbe poter utilizzare acqua piovana a temperatura ambiente, purtroppo si dovrebbe disporre di raccoglitori applicati alle grondaie e di serbatoi dove contenerla, si possono comunque porre alcuni contenitori di raccolta, (secchi o altro) per utilizzare l’acqua piovana almeno per gli ortaggi in vaso.
Lumache e limacce
Ricordo che da piccole, io e le mie sorelle aspettavamo i temporali estivi per andare a caccia di lumache.
Se ne trovavano moltissime, con i gusci dai colori più disparati.
Ci piaceva vederle fare capolino dal guscio con le loro buffe antenne, così sensibili che il minimo tocco le faceva ritrarre, cercavamo le foglie più appetitose per vederle “brucare”, ci riempivamo le tasche e poi, alla fine dei giochi, le lasciavamo libere tra le rive dei fossi.
Ora, quando le trovo fra le mie piante, non sono più felice come allora, sono animaletti voracissimi, capaci di divorare intere piantine.
Cosa fare se hanno deciso di metter su casa nel nostro orto?
Dopo aver irrigato, oppure dopo un temporale, quando questi animaletti escono allo scoperto, possiamo armarci di pazienza e raccoglierle, è chiaro che se l'orto è di grandi dimensioni è un po' difficile.
Se non si vogliono eliminare in modo cruento, facciamo una passeggiata e lasciamole libere in qualche riva o bosco…
Esistono anche esche velenose, sotto forma di piccole sfere blu, oppure si può ricorrere a piccole trappole casalinghe costituite da un piccolo contenitore a pareti lisce contenente della birra, le lumache sono attratte dalla bevanda di cui sono particolarmente golose e annegano.
Si possono tenere lontane anche cospargendo di cenere la terra intorno alla base delle piante..