sabato 29 gennaio 2011

Orto per tutti!

Sarà per la crisi, sarà per la voglia di genuinità, ma lo scorso anno sono stata contagiata dall'orto-mania, così dopo aver letto qualche manuale e aver cercato notizie qua e là, ho iniziato a progettare il mio piccolo angolo delle meraviglie.

Il primo passo è stato quello di cercare uno spazio adatto allo scopo, per farlo ho dovuto sacrificare, non senza rammarico, un paio di piante, ma devo dire che ne è valsa la pena .


La parte di terreno che ho potuto destinare a questo progetto è veramente piccola, quindi, ho deciso di utilizzare vasi e cassette per coltivare quelle verdure che non hanno bisogno di molto spazio: pomodori ciliegini, insalatine ed in generale tutte le aromatiche si possono coltivare tranquillamente in vasi e cassette quindi anche su balconi e terrazze, non avremo grandi scorte di verdura certo, ma potremo disporre di basilico fresco per una saporita pasta al pesto, assaporare un’insalata fresca oppure potremo gustarci una bruschetta con pomodorini appena colti.


Il mio budget era delle stesse dimensioni dell’orto, così, ho cercato di utilizzare o riciclare tutto quello che avevo a portata di mano, penso sia utile saggiare “ l’intensità “ della nostra passione prima  di gettarci in acquisti inutili e ritrovarci poi, come spesso accade, a riempire cantine con materiali che non utilizziamo più e che magari ci sono costati un patrimonio.

 Per le insalatine ho utilizzato delle belle cassette di legno per la frutta, le ho foderate con alcuni pezzetti di quella rete fitta di colore verde per le recinzioni che possedevo già. Le ho riempite poi, con terriccio di buona qualità ed infine vi ho seminato della insalata mista da taglio. Attenzione, una busta è sufficiente per seminare almeno tre cassette, ma sicuramente sarà necessario diradare comunque le piantine, quando avranno raggiunto i 3 - 4  centimetri di altezza, per permettere loro di aver spazio per crescere.
Mi sono servita delle cassette anche per alcune varietà di peperoncino (così decorativo), compresi quelli denominati baci del diavolo, deliziosi farciti con il tonno. Ho utilizzato tutti i vasi che avevo, in terracotta o plastica, per basilico, prezzemolo, erba cipollina, rucola, timo, salvia e rosmarino e aglio.

Per seminare correttamente: il terreno deve essere soffice, ben sminuzzato e spianato, va bagnato prima della semina e non dopo, non seminare troppo profondamente e come ho già detto non troppo fitto.

Ho sfruttato anche due vecchie fioriere in pietra, abbastanza capienti e di forma rettangolare, sempre riempite con abbondante terriccio, in una hanno trovato posto 3 piante di pomodori ciliegia profumati e saporiti…nell’altra ho piantato alcuni semi di cavolo cinese che avevo trovato in una rivista (per la serie non si butta via niente!)
Un consiglio: se i vasi sono sul balcone o sul terrazzo di un palazzo o condominio fate attenzione alle annaffiature troppo abbondanti con conseguente caduta d’acqua sul balcone sottostante, attrezzatevi con sottovasi o bagnate le vostre piante meno e più spesso.

A questo punto mi sono dedicata al mio orto in piena terra: 5 pomodori cuore di bue e 4 a grappolo e, forse per la classica fortuna del principiante, il raccolto è stato davvero abbondante e sufficiente ad allietare la nostra tavola per tutta l’estate e una parte dell’autunno, inoltre mi hanno consentito di preparare anche una ventina di vasetti di sugo!
Poi delle  zucchine, che io adoro e che si possono cucinare veramente in mille modi.
Dove c’era spazio e mentre ancora pomodori e zucchine erano piccoli, ho piantato i ravanelli, essi germinano e crescono velocemente prima che le altre piante si siano sviluppate completamente.
 Ai piedi del composter hanno trovato dimora anche due piantine di zucca di Chioggia che quest’autunno ci hanno donato tre zucche enormi e saporitissime, trasformate poi in deliziosi ravioli, gnocchi e lasagne… e qualche fagiolino, tanto per variare un po’.

Se poi volete coccolarvi e se lo spazio lo permette, potete cimentarvi con la coltivazione di piccoli frutti come ribes, lamponi e more, io li  utilizzo freschi appena raccolti aggiunti allo yogurt fatto in casa e se il raccolto è abbondante ci scappa pure una crostata!

Nel nostro giardino abbiamo anche un vecchio melograno e una pergola con uva fragola a dimora in piena terra e sono una delizia per gli occhi e per il palato (consiglio la schiacciata d’uva e la marmellata di melagrana!) ma si possono ottenere buoni raccolti d’uva anche da piante in vaso.
Tre anni fa ho piantato in vaso una talea di un tipo d’uva dai chicchi piccoli e molto scuri e dal succo color rubino e questa estate ne abbiamo raccolto parecchi grappoli.

Che dire, la passione cresce, ho dato un‘occhiata ad un catalogo dell’Ingegnoli ed ho scoperto moltissime varietà d’ortaggi poco conosciute, così, il prossimo anno voglio sperimentare qualcosa di diverso, per esempio, m’incuriosiscono molto certi pomodori dal colore quasi nero… gironzolando in internet poi si scoprono un sacco di notizie utili e interessanti proprio per chi come me è alle prime armi.

Un’ ultima cosa: partire dal seme o dalle piantine? Direi che per le insalate in generale partirei sicuramente dal seme, così vale anche per prezzemolo, fagiolini, zucche, basilico, peperoncino…
Per quanto riguarda i pomodori, le zucchine e i peperoni si trovano facilmente le piantine già pronte da interrare, costano un po’ di più certo, però sono molto pratiche e si possono mettere a dimora senza aspettare troppo.

Prima di metterci al lavoro diamo un’occhiata veloce a questo piccolo glossario:

A come acqua, indispensabile se vogliamo che le nostre piante crescano, teniamo presente che dobbiamo avere la possibilità di poterne disporre per il nostro orticello. Ricordiamoci poi, che l’acqua non va sprecata, quando è possibile raccogliamo quella piovana, riutilizziamo quella usata per pulire le verdure, senza dimenticare che una buona pacciamatura rallenta l’evaporazione ed impedisce che la terra indurisca e che le erbacce proliferino.

B come bello perché anche l’occhio vuole la sua parte e un orticello ben curato o un’aiuola di aromatiche possono essere piacevoli anche per la vista, tanto più che ortaggi e fiori non sono incompatibili fra loro, io ad esempio, ho piantato del tagete tra le file e l’effetto è molto gradevole, oltretutto mi sono accorta che le lumache lo adorano e così lasciano in pace le mie piantine!

C e G come cani e gatti, adorabili compagni e amici, dell’uomo sì, un po’ meno delle nostre piantine, per gli amici a 4 zampe, non c’è niente di meglio che fare i bisogni nella terra appena lavorata, scavare buche dove avete appena piantato o schiacciare un sonnellino sull’insalata tenera… se come me avete un paio di gatti e un cane, preventivate subito alcune protezioni (pezzi di rete, pietre intorno alle piantine,piccoli recinti,insomma tutto ciò che avete a portata di mano) almeno fintanto che i vostri ortaggi non saranno cresciuti un po’.

H come hobby, certo, consideriamolo un hobby e non un dovere, perché con questo atteggiamento mentale riusciremo a trarre il maggior piacere da questa attività e non aspetteremo altro che di trovare anche solo un quarto d’ora da passare tra le nostre piante. Per quanto mi riguarda poi, credo di aver fatto felice anche marito e figlie passando un po’ di tempo fuori casa!

I come insetti, sono una vera calamità, alcuni di essi sono talmente voraci da vanificare il lavoro di settimane, il ricorso a rimedi chimici però andrebbe valutato attentamente, non siamo stati spinti a coltivare il nostro pezzettino di orto per portare sulla nostra tavola verdure sane e naturali? E allora via ai rimedi naturali (macerati, decotti…) spesso poi alcuni parassiti come i bruchi si possono togliere manualmente e per lumache e limacce si possono costruire piccole trappole casalinghe, certo, in un grande appezzamento di terra è un po’ complicato ma nel nostro piccolo orto tutto è possibile! Non dimentichiamo infine che molti insetti sono utili o addirittura indispensabili e allora lasciamo che trovino casa nel nostro orto!!!

L come libri, sull’argomento esiste un’intera bibliografia, consiglio un giro nella biblioteca della propria città, si possono scoprire volumi veramente interessanti .Il mio preferito è “Il calendario dell’orto biologico”di Patrizia Sarcletti, una fonte di ispirazione, utile e piacevole, l’ho preso in prestito talmente tante volte che si trova più spesso a casa mia che sullo scaffale della biblioteca!

S come sole, una buona esposizione alla luce solare soprattutto per determinate colture è fondamentale, informiamoci sempre se le nostre piante hanno bisogno di pieno sole o mezza ombra, riusciremo a sfruttare meglio lo spazio e avremo sicuramente ortaggi più sani e saporiti.

T1 come terra, cerchiamo di capire quali sono le sue caratteristiche principali eventualmente migliorandole: i terreni pesanti e argillosi sono molto compatti, tendono a formare una crosta, vanno quindi lavorati per favorirne l’aerazione aggiungendo magari un po’ di sabbia per alleggerirli , anche una buona pacciamatura evita il formarsi della crosta.
Un terreno sabbioso al contrario è più leggero e facile da lavorare in questo caso è comunque bene aggiungere materiale organico. E a proposito di terra, non dimentichiamo di tenere nel nostro orto un composter.

T2 come tempo, chi ne ha mai abbastanza? Tra casa, lavoro e tre figli anch’io mi trovo sempre a combattere per ritagliarmi un po’ di spazio, ecco perché va tenuto conto sempre che per piccoli  che siano orti e giardini richiedono parecchie cure quindi valutiamo quanto tempo possiamo dedicare loro per non trovarci poi con una mole di lavoro superiore alle nostre forze.

V come vacanze, sì, le tanto agognate vacanze estive, però è proprio d’estate che si concentra la maggior parte del lavoro nell’orto soprattutto per quanto riguarda le annaffiature, quindi che non vi venga in mente di piantare un centinaio di ortaggi per poi ricordarvi che avevate in programma  di passare un mese al mare! Il mio consiglio in questi casi è di curare molto le pubbliche relazioni, un buon vicino è una risorsa provvidenziale… a meno che non vi capiti di avere un vicino invidioso dei vostri successi “verdi”, come quello della suocera di mia sorella: il tipo lanciava nell’orto della vicina manciate di briciole di pane per attirare gli uccelli sui semi e sui frutti, carino vero?          
                                                          

Naturalmente non sono un’esperta, quindi se ho riportato qualche inesattezza mi scuso fin d’ora, in ogni caso rimane il fatto che anche con poco spazio e un budget ridotto si possono ottenere buoni risultati e poi entusiasmo, passione, curiosità e un pizzico di fortuna faranno il resto!
Aggiungo inoltre che, alla fine, mi sono resa conto che in quei tre mesi ho risparmiato sulla spesa settimanale, oltretutto portando in tavola verdure sane e fresche.

 
A questo punto che dire: chi ha tempo non aspetti tempo! Cominciamo fin d’ora a pianificare i lavori della prossima primavera.....